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Visualizzazione dei post con l'etichetta Seventies

FOOTBALL PORTRAITS - Bowles, Stan "the Man"

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https://www.amazon.it/Football-Portraits-Ritratti-calcio-Agbonlahor-ebook/dp/B01KI1XRO6 SPOTIFY https://open.spotify.com/episode/09gSrvEahgJjYMQzjYzkdq di CHRISTIAN GIORDANO ©, Guerin Sportivo © © Rainbow Sports Books Un aneddoto e una "sentenza". Per descriverlo, specie a chi mai l'ha visto giocare, non serve altro. L'aneddoto. Sunderland-QPR, ultima di Second Division 1972/73. Stanley Bowles è la talentuosa mezzala sinistra dei biancoblù londinesi, da un mese già promossi in First (arriveranno un punto dietro il Burnley, primo a 62). I Black Cats, a sorpresa, hanno appena vinto la FA Cup battendo 1-0 il Leeds United. Al vecchio Roker Park si radunano in 43.265 per ammirare in casa il trofeo, lasciato in bella mostra su un tavolinetto oltre la linea laterale. Bowles & C., però, hanno altri progetti. O perlomeno così narra la leggenda, spesso riportata – con dovizia di particolari, ma sempre diversi – dal diretto protagonista: «Un paio di noi avevano ...

SEVENTIES - God Save McQueen

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https://www.indiscreto.info/2010/03/god-save-mcqueen.html https://open.spotify.com/episode/2IqQOMDSsIYjbxY9tSU6gT di Christian Giordano © Rainbow Sports Books © Per tanti ragazzini cresciuti fra gli anni Cinquanta-Sessanta nell’Ayrshire, era il pallone a riempire la giornata.  Gordon McQueen (Kilbirnie, 26 giugno 1952) non faceva eccezione: «La mia scuola calcio erano le strade, il cortile dietro casa, il campetto al parco. Si giocava ogni giorno ed è un peccato che oggi non sia più così». Tom McQueen, il padre di Gordon, vinse col Kilbirnie Ladeside davanti ai 70 mila di Wembley la finale di Scottish Junior Cup del 1952 contro i Camelon Juniors del futuro padre di Alan Hansen, stopperone della nazionale scozzese e poi storico pundit di Match of the Day della BBC. E a scuola, il piccolo Gordon segue le orme di papà Tom, portiere professionista di Hibernian, Berwick Rangers, East Fife e Accrington Stanley. A 16 anni lascia i pali e si sposta all’ala sinistra ...

SEVENTIES - Dave "Spike" Armstrong, Boro scatenato

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di Christian Giordano  © -  Indiscreto.it  © Rainbow Sports Books ©  David “Spike” Armstrong  (Durham, 26 dicembre 1954) al Middlesbrough detiene un record difficilmente superabile. In sette anni col club del Teesside, 356 presenze consecutive presenze fra campionato e coppe da esterno sinistro di centrocampo. Ovvio l’altro suo nickname a imperitura memoria: Mr Consistent , il signor Continuità. Al Boro da quando aveva nove anni, professionista dal Capodanno 1971, debutta in campionato diciassettenne, nel marzo 1972, contro il Queens Park Rangers. Già titolare in prima squadra con Jack Charlton manager, nel marzo successivo, dopo aver saltato la trasferta di Huddersfield Town, comincia la fenomenale striscia che durerà fino al match col Nottingham Forest del settembre 1980, quando, per la prima volta in sette anni e mezzo, il suo nome non sarà a referto. Un sacco bello, quel Boro molto Seventies : in porta Jim Platt, John Craggs e Fr...

SEVENTIES - Mike Channon, un uomo-gol chiamato cavallo

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https://indiscreto2000.wordpress.com/2010/01/10/un-uomo-chiamato-cavallo/ di Christian Giordano, Indiscreto.it © Rainbow Sports Books Michael "Mick" Roger Channon è stato uno dei più grandi attaccanti nella storia del Southampton, e non soltanto il più prolifico.  Nato il 28 novembre 1948 a Orcheston, contea del Wiltshire (Inghilterra), segna al debutto in campionato contro il Bristol City a 17 anni, nell’aprile 1966 . La stagione seguente – la prima dei Saints nella massima divisione – racimola però solo una presenza.  Nel 1968-69, ceduto Martin Chivers , diventa titolare e l’anno dopo top scorer della squadra: è il 1969-70, annata magica che gli porta anche il primo dei suoi nove caps con l’Inghilterra Under 23. Con la selezione maggiore, invece, chiuderà con 46 presenze e 21 reti fra il 1972 e il 1977.  Capocannoniere del Southampton anche nelle successive sei stagioni , tocca il massimo in carriera con 21 gol nel 1973-74.  La stag...

SEVENTIES - Vestivamo alla Mariner

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https://www.indiscreto.info/2009/12/vestivamo-alla-mariner.html di Christian Giordano © - Indiscreto.it © Rainbow Sports Books © Comincia a giocare dalle sue parti, nel Lancashire, al Chorley, club dilettantistico di non-league, prima di essere ceduto al Plymouth Argyle per quattro soldi nel luglio 1973. Poche settimane della nuova stagione e Paul Mariner  (Bolton, 22 maggio 1953 ) ha già rubato il posto a Jimmy Hinch , mettendosi in luce come uno dei migliori attaccanti della Third Division.  Nel 1975-76, in coppia con Billy Rafferty trascina l’Argyle alla promozione in Second Division. Su di lui mettono gli occhi club di First Division quali Ipswich Town, West Bromwich Albion e West Ham United. Ma è di Bobby Robson, nell’ottobre 1976, la padriniana offerta che il club del Devon non può rifiutare. Con sette gol in dieci giornate di campionato, Mariner dimostra di saper segnare in Division Two come aveva fatto in Division Three, e così l’Argyle ne ac...

SEVENTIES - Malcolm Macdonald, questo è un lavoro per Supermac

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https://indiscreto2000.wordpress.com/2009/11/23/il-primo-dei-supermac/ Super Mac,  Superstar,  how many goals have you scored so far? - coro dei tifosi del Newcastle sull'aria de Jesus Christ Superstar di Christian Giordano © - Indiscreto.it ©  Rainbow Sports Books © Comincia la carriera da terzino coi dilettanti del Tonbridge  Angels prima di passare professionista, nell’agosto 1968, al Fulham, voluto da  Bobby Robson, che lo avanza a centravanti .  Quando Robson se ne va, Malcolm Ian Macdonald  (Fulham, sud-ovest di Londra, 7 gennaio 1950) cade in disgrazia e nell’estate 1969 viene ceduto al Luton Town per 30 mila sterline.  In due stagioni agli Hatters (i cappellai) viaggia a oltre un gol ogni due partite: 49 in 88 gare di campionato. Nel maggio 1971 il Newcastle United lo acquista per 180 mila sterline, allora cifra-record per nella storia club. Nel Tyneside, diventa l’idolo più grande dai tempi di Jackie Milburn...

SEVENTIES - Beattie Generation

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https://indiscreto2000.wordpress.com/2010/02/07/fuga-dalla-vittoria/ He was my hero and my inspiration. You try to model yourself on him but it was impossible  – he was the complete footballer. - Terry Butcher  Il decennio di Kevin Beattie, uno dei più forti difensori della storia del calcio inglese, poco presente in nazionale ma mito nell’Ipswich Town del suo grande estimatore Bobby Robson. Nella storia anche del cinema, come controfigura di Michael Caine… di Christian Giordano © - Indiscreto.it © Rainbow Sports Books © «L’inglese più forte che ho visto giocare».  Parola di Bobby Robson, il primo a intravedere un potenziale campione in quel ragazzino con due occhi grandi così. Arrivato in treno da Carlisle con in tasca sei pence, e sottobraccio le scarpe da calcio avvolte in carta marrone.  A 15 anni, lo voleva il Liverpool di Bill Shankly. Ma il ragazzino, sceso senza soldi alla Lime Street Station, scappò a casa. «Uno che...

Addio a Ray Clemence, io sono Leggenda

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Per Bob Paisley, che al Liverpool lo ha allenato, il più forte portiere nella storia del club. Per tanti altri, semplicemente, l'affare del secolo. Quel furbone di Bill Shankly nel 1969 versa allo Scunthorpe 18 mila sterline per farne il successore di Tommy Lawrence. Appena 19-enne, dopo 48 presenze con gli Irons nelle serie minori, Raymond Neal Clermence si segnala subito per le qualità che lo avrebbero reso leggenda: agilità felina, riflessi, senso della posizione e fondamentali tecnici e atletici straordinari.  Specie la presa, lo stacco, il sapere quando NON uscire dai pali e la reattività nell'andare a terra. Il tutto in un fisico leggerino eppure molto atletico e indistruttibile. L'ex addetto alle sdraio sulla spiaggia di Skegness, nelle prime sei stagioni al club dell'Anfield non avrebbe saltato una partita, e solo sei nel decennio. E con l'Inghilterra, non ci fosse stato sua maestà Peter Shilton, sarebbe andato ben oltre i 61 caps. Se non altro per la pionie...

SEVENTIES - Troppo elementare, Watson

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di Christian Giordano, Indiscreto.it Attaccanti si nasce, difensori si diventa. La prova vivente dell’assunto si chiama David Vernon Watson . Nato il 5 ottobre 1946 a Stapleford, Nottinghamshire, “Big Dave” comincia in Football League da centravanti del Notts County, la squadra della sua città. Due anni dopo, nel 1968, lasciato il club del Meadow Lane per il Rotherham United, è il manager dei Millers, Tommy Docherty, ad arretrarlo centrale difensivo per sfruttarne il colpo di testa. Uno dei migliori di quella generazione. E al Sunderland, Bob Stokoe si adegua.  Coi Black Cats ancora in Second Division, Watson alza a Wembley la FA Cup 1973 dopo aver battuto 1-0 (gol di Ian Porterfield al 31’) un Leeds United zeppo di nazionali. Ma è il cuore - più che il senso della posizione, l’arte di staccare fuori equilibrio e l’attitudine a far ripartire l’azione - a farne un idolo del "Roker Park". Per i media, invece, sarà sempre un giocatore "negativo". Per gli avv...

SEVENTIES - Tony Brown, bomber coi baffi

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https://www.indiscreto.info/2010/04/i-gol-con-il-baffo-di-tony-brown.html «The moment I walked into  The Hawthorns  I felt I was home»    –  Tony Brown di Christian Giordano  © - Indiscreto.it  © Rainbow Sports Books  © Dici “Brown Bomber” e nella boxe pensi subito a Joe Louis , leggendario - appunto - bombardiere nero USA re dei massimi negli anni Trenta-Quaranta. Ma nel calcio l’unico e solo Bomber Brown è il recordman del West Bromwich Albion per reti (218) e presenze (574) in 17 anni al "The Hawthorns".  Paradigmatico figlio della Black Country, Anthony “Tony” Brown nasce a Oldham il 3 ottobre 1945, quindi un mese e un giorno dopo la fine della Seconda guerra mondiale.  Carattere introverso, etica del lavoro infinita, cresce a Manchester afflitto da una forma d’asma. Per curargliela il medico lo incoraggia a fare sport. Prescrizione corretta: a 14 anni, quando Tony è già una promessa, la ma...