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Visualizzazione dei post con l'etichetta Intervista

Chapman: "Sognavo un mondo più giusto ma la strada è lunga"

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L’artista riflette sui suoi testi, sempre attuali, in occasione della ristampa in vinile del primo album del 1988 da 20 milioni di copie  A 16 anni credevo che educazione e rivoluzione ci avrebbero portati lontano: sì, ma era solo una parte del tutto Avevo appena finito il college, non mi spiego come sono capitata al concerto per Mandela. Mai a mio agio con la fama Non pensavo che le mie canzoni sarebbero state ancora valide. Oggi sono un inno alla vigilanza dei nostri diritti. di PATRIZIO RUVIGLIONI  La Repubblica - Lunedì 7 Aprile 2025 Pagina 32 ROMA - Non è sui social, negli Stati Uniti vive come una qualsiasi cittadina, A 61 anni, Tracy Chapman è ancora la ragazza timida che nel 1988 conquistò il mondo con solo una chitarra in mano, dopo il Concerto per Mandela a Wembley. Brani spogli e potenti — Talkin’bout a Revolution , Baby Can I Hold You , Fast Car — componevano il suo primo album, Tracy Chapman , venti milioni di copie, appena ristampato in vinile. Canzoni che racc...

Visentini: «Ero la pecora nera del ciclismo, il team mi tradì e Moser mi disse "devi spaccare la faccia a tutti"»

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https://www.corriere.it/sport/ciclismo/25_aprile_05/roberto-visentini-intervista-9574d377-8970-4ff9-bf6d-a97f46069xlk.shtml?fbclid=IwY2xjawJd32tleHRuA2FlbQIxMQABHiLy4Op8WHqmjCPAqhSQ0fSCMdlWRJEUyg7sL8rOhjrrrY8p8T_TomzX4r-6_aem_HMqZiwGrMVJUiQQbeXT4fw L'ex ciclista, vincitore al Giro d'Italia del 1986, si racconta: «La mia una famiglia benestante? Una balla, già con i primi stipendi guadagnavo più di papà. Tante corse venivano decise a tavolino, so che Roche ha avuto problemi col fisico: se li merita» di Marco Bonarrigo Roberto Visentini, quando lei lasciò il ciclismo il quotidiano francese L'Équipe  scrisse: «Di famiglia benestante, corridore dal talento sconfinato e mai completamente espresso. Dominò il Giro d’Italia 1986 dopo essere arrivato secondo nel 1983 quando un regolamento assurdo regalò la vittoria a Giuseppe Saronni. Perse anche quello del 1987 per il famigerato “tradimento di Sappada” da parte del compagno Stephen Roche». «Non hanno aggiunto che amavo le belle don...

Caqueret: « J’étais prêt à partir »

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Arrivé à Côme lors du mercato hivernal, le milieu de terrain français explique les raisons de son choix après une période difficile à Lyon sans jouer. “C’était super d’entendre les compliments de Fabregas, mais c’est surtout la façon dont il veut jouer qui m’a attiré '' “Là où j’ai eu le plus de mal, c’est quand l’équipe a moins bien tourné ensuite.  Je n’ai pas eu la chance de revenir''  AU SUJET DE SA FIN D’AVENTURE AVEC L’OL 3 Apr 2025 - L'Équipe LOÏC TANZI En arrivant à Côme, où il s’est engagé cet hiver jusqu’en 2029, Maxence Caqueret a découvert la douceur de vivre à l’ italienne. Accueilli notamment par Raphaël Varane, ambassadeur du club ,« ce qui montre l’ importance de cette structure où Thierry Henry est aussi investi », le milieu connaît, à 25 ans, sa première expérience à l’étranger. Malgré un temps d’adaptation aux méthodes des on entraîneur, Cesc Fabregas, Caquer et n’ a manqué qu’ un seul match de Se rie A depuis son arrivée. De quoi faire oublier de...

POGACAR: «IL MASSIMO NON È BASTATO. TORNERÒ PER FARE ANCORA MEGLIO...»

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Lo sloveno e la Sanremo tabù: «Trovati due ragazzi che sono stati più veloci di me» Ho provato in salita ad attaccare Van der Poel e Ganna e sono stati fortissimi Io alla Roubaix? Non posso dirvi ancora niente, devo decidere...     - Tadej Pogacar 23 Mar 2025 - La Gazzetta dello Sport Ciro Scognamiglio INVIATO A SANREMO © RIPRODUZIONE RISERVATA Non ce l’ha fatta. Neppure stavolta. Fa notizia Tadej Pogacar che perde, perché non succede (quasi) mai, ma per la serie “la Sanremo è unica” alla Classicissima invece accade sempre: sono cinque gli assalti a vuoto per il campione del mondo, che in via Roma non si è migliorato, non si è avvicinato ulteriormente alla gloria dopo un 12°, un 5°, un 4° e un 3° posto. È arrivato un altro “bronzo” che il 95% del gruppo festeggerebbe con convinzione ma no, lui non può, anche se con le parole si cerca di raccontare una realtà diversa: «Dobbiamo essere soddisfatti del terzo posto, ma torneremo l’anno prossimo per fare di più – ha promesso i...

GANNA: «SECONDO E FELICE»

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«Ho sfidato i giganti Con loro ho perso dieci anni di vita...» Super Pippo, il podio e la sua migliore corsa su strada: «Per 300 chilometri ho sentito gridare il mio nome. Ho fatto di tutto per rendere la gara indimenticabile» "Avrei dovuto anticipare van der Poel,  andavo regolare.  Una delle prove della vita C’è tempo. Prima di allora ho tanto da fare" 23 Mar 2025 - La Gazzetta dello Sport Di Luca Gialanella INVIATO A SANREMO «Guai a chi tocca la mia barba, fino alla Roubaix non la taglio!», ci aveva detto Pippo Ganna alla partenza da Pavia. No, non tagliarla. Perché in 13 giorni abbiamo visto il miglior Ganna di sempre su strada . Van der Poel se n’era accorto già nella tappa di Colfiorito della Tirreno-Adriatico: 78 km l’ora in pianura e VdP che era rimasto senza forze per andare a prenderlo . Poi le prestazioni in salita nella scia di Juan Ayuso, mai così incisive. Top Ganna ieri ha messo tutto in uno shaker e ce l’ha versato nella mezz’ora più straordinaria nella stori...

SANREMO sei unica

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DA CANCELLARA A PHILIPSEN IL REBUS MAI VISTO In 17 edizioni, dal 2008 al 2024, 17 trionfatori diversi, come nessun’altra grande corsa. Sabato Pogacar punta a essere il diciottesimo 20 Mar 2025 - La Gazzetta dello Sport  Di Ciro Scognamiglio @CIROGAZZETTA Al mondo non c’è niente di paragonabile. L’unicità della Milano-Sanremo sta (anche) nella sua imprevedibilità, e dando un’occhiata più attenta all’albo d’oro recente se ne trova una conferma ulteriore: dal 2008 al 2024, 17 edizioni, la Classicissima ha avuto 17 vincitori diversi . L’ultimo ad averla conquistata più di una volta resta Oscar Freire, capace del tris (2004, 2007, 2010). L’ultimo ad avere trionfato due volte in fila è Erik Zabel: 2000-2001, e 1997-1998.   Nello stesso intervallo 2008-2024, gli altri Monumenti (Fiandre, Roubaix, Liegi, Lombardia), il Mondiale, il Giro, il Tour, la Vuelta, insomma tutti i grandi appuntamenti hanno avuto almeno un vincitore capace di ripetersi . La Milano-Sanremo, no. E sabato, quando...

Jacopo Guarnieri al Giro d’Italia con il bracciale arcobaleno: «Pedalo per i diritti Lgbt, voglio un mondo libero»

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https://www.corriere.it/sport/ciclismo/22_maggio_13/jacopo-guarnieri-bracciale-arcobaleno-a68cb4f4-d230-11ec-887c-70e4d8d3607c.shtml Lo ha indossato anche a Budapest per protestare contro le leggi omofobe di Orban. «Ma ricordiamo anche in Italia che fine ha fatto il DDL Zan» di Gaia Piccardi, inviata a Scalea Corriere della Sera  13 maggio 2022 (modifica il 13 maggio 2022 | 08:33) © RIPRODUZIONE RISERVATA «La curiosità per il mondo l’ho sempre avuta ma il ciclismo mi ha aperto la testa». Ci sono corridori impegnati nel sociale, altri che portati fuori dal perimetro delle gare non hanno nulla da dire e poi c’è Jacopo Guarnieri da Vizzolo Predabissi, il girino numero 113, sei squadre diverse in sedici anni di professionismo e una seguitissima piattaforma social usata con intelligenza: «Mi piace pensare, nel mio piccolo, di poter cambiare le cose in meglio. E, se non ci riesco, perlomeno voglio lasciare un segno». A Budapest, nella terra delle leggi omofobe di Victor Orban, il veloci...

Marino Vigna, «volate in viale Certosa e oro ai Giochi: in bicicletta andavamo come treni»

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Marino Vigna, 86 anni a novembre, vinse la medaglia d’oro  nell’inseguimento a squadre alle Olimpiadi di Roma 1960 di Massimo M. Veronese Corriere della Sera - Milano 8 luglio 2024 Il campione: oggi puntiamo al podio in tutte le specialità Marino Vigna è un gentiluomo del Novecento che non ha mai perso entusiasmi per l’amore della sua vita, la bicicletta, di pista o di strada che sia. Milanese, 86 anni a novembre, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Roma 1960 nell’inseguimento a squadre, ha smesso presto di correre, a 28 anni , dopo aver percorso 220mila chilometri e vinto classiche, tappe al Giro e al Tour. Poi è diventato una scuola: ct dei pistard, ha fatto 16 mondiali su strada sull’ammiraglia di Martini, ha guidato Eddy Merckx a vincere Giro e Tour e Vittorio Adorni al titolo mondiale . Un milanese che non dimentica Roma. - Marino, lei è un figlio d’arte… «Si, anche mio padre Ernesto era corridore: vinse nel 1920 il campionato italiano dilettanti insieme a Ugo Bianchi, Pietro ...

Dopo Ganna è Milan-show «Per Sanremo mi ispiro a lui»

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Jonathan Milan, 24 anni, batte l’olandese Maikel Zijlaard (Tudor) e il francese Paul Penhoet (Groupama). Per il friulano della Lidl-Trek è la 20a vittoria da pro’ (4 nel 2025),  tra cui 4 tappe al Giro (ha vinto 2 volte la maglia ciclamino) Olimpionici al potere: ieri a Follonica grande volata del friulano. Da 22 anni gli azzurri non vincevano le prime 2 tappe Milan allo sprint ha toccato punte di 68 orari - e lo fa grazie ai “fratelli” della pista, olimpionici e iridati tra quartetto e inseguimento individuale, che cercano la stessa gloria pure su strada. 12 Mar 2025 - La Gazzetta dello Sport © RIPRODUZIONE RISERVATA - Milan, certo però che quell’ultima curva... «Sì. Un po’ di brivido c’è stato, avendola presa a quella velocità. Ma c’è riuscito tutto alla perfezione. Quando si concretizza così bene quanto studiato, ti senti realizzato. Un successo che voglio dedicare alla Lidl-Trek». - Sono già 4 vittorie nel 2025. In che cosa si sente migliorato? «Anzitutto, riesco a superare meg...

Beppe Martinelli compie 70 anni: «Pantani unico, ora guardo la tv»

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Il bresciano è stato prima corridore (argento olimpico), poi direttore sportivo dei più grandi Beppe vede le gare da casa: «Pantani mi ha fatto gioire e soffrire più di chiunque. Sono stato molto fortunato, ero partito con l’atletica...» Passione sempre viva - "Guardo anche tre gare in contemporanea alla tv"  "Il ciclismo sa ancora emozionare, la foto di Pogacar a Siena la metterei in tutte le scuole" Prima e dopo il Covid  - "Chiusi in casa i corridori si sono focalizzati solo sulla prestazione, così i direttori ora contano meno dei preparatori e dei nutrizionisti" Un talento giovanile nell’atletica, poi il ciclismo gli ha cambiato la vita. Beppe Martinelli compie oggi 70 anni: è conosciuto per essere stato il direttore sportivo di campioni come Pantani («Nessuno mi ha fatto gioire e soffrire come lui»), Nibali e tanti altri. Ma ha vinto anche un argento olimpico da corridore nel 1976. Il bilancio: «Sono stato fortunato. La passione per il ciclismo resta,...

GENE HACKMAN - La recitazione come istinto di una star riluttante

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Dagli esordi agli Oscar per «Il braccio violento della legge» e «Gli spietati» GIULIA D’AGNOLO VALLAN  Il Manifesto - Venerdì 28 Febbraio 2025 Pagina 14 Due tra i migliori ruoli della sua carriera – ne Il braccio violento della legge ( The French Connection ) e Gli spietati ( Unforgiven ) – non li voleva accettare. Un terzo, ne La conversazione , lo ha patito perché la prima scelta di Coppola era Brando , non lui. Mentre per interpretare il capofamiglia ne I Tenenbaum – un altro «sì» strappatogli a fatica dal regista, Wes Anderson – ha raccontato di aver usato il risentimento che provava sul set, dove si sentiva vecchio e quindi lasciato da parte, per entrare nel personaggio. Gene Hackman, star riluttante, caratterista di forza vulcanica e sfumature raffinatissime, e uno degli ultimi simboli del cinema americano anni Settanta , è scomparso all’età di novantacinque anni. Secondo le dichiarazioni dell’ufficio dello sceriffo di Santa Fe, dove Hackman viveva dagli anni ottanta, l’a...

Gene Hackman e la moglie: l’ultimo noir di Hollywood

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MISTERO SUL DECESSO - L’attore, 95 anni e da 20 assente dalle scene, è morto in casa con la consorte 60enne, trovata in una stanza separata e già in decomposizione 28 Feb 2025 - Il Fatto Quotidiano Federico Pontiggia @ fpontiggia1 Gene Hackman, l’attore che recitava verità , è morto. Aveva 95 anni, da 20 non compariva più sul grande schermo . Assieme alla moglie, la 63enne pianista Betsy Arakawa e a uno dei tre cani, è stato trovato esanime nella propria casa di Santa Fe, nel New Mexico : il corpo della donna, in una stanza separata, era già in stato di decomposizione, la porta d’ingresso aperta e un flacone di pillole sparso per terra. Sono ancora da chiarire le circostanze del decesso, compresa la prima ipotesi da avvelenamento da monossido di carbonio . Indubbio, viceversa, è il lascito dell’attore: nella Hollywood post-classica , pochi, pochissimi – Redford, De Niro e l’amico Dustin Hoffman gli sono superiori solo per cachet , suvvia – sono stati come lui capaci di duttilità e pe...