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Traoré & soci Uomini onesti e vincenti

«La terra dei padri retti»: questo significa Burkina Faso in lingua mossi e dyula La nazionale fra le più povere del Continente Nero è arrivata alle semifinali, contro l’Egitto, trascinata dai fratelli Bertrand e Alain, e dall’eterno Bancé Un centravanti che in carriera ha girato 19 club e 12 Paesi di IACOPO IANDIORIO MARTEDÌ 31 GENNAIO 2017 ExtraTime, LA GAZZETTA DELLO SPORT  Quando si rimboccano le mani­ che le donne in Africa, ecco che arride la speranza di successo. Senza Aminata Louise Izabelle non ci sarebbe stata la favola dei fratelli Traoré, giunti in se­ mifinale di Coppa d’Africa col Burkina Faso, domani contro il potente Egitto di Cuper e Salah. Sì perché Bertrand, detto Ber­ to, 21 anni (proprietà Chelsea ma è in prestito all’Ajax), e il fratello maggiore Alain, 28 an­ ni (ora in Turchia al Kayseri­ spor ma per 11 anni in Francia), avevano il calcio nel sangue, ma non sarebbe bastato. Un mese dopo la nascita di Berto, nell’o...

Il piccolo Apache, Caio e il nuovo James Che talenti nel Sub 20

Nella prima fase del Sudamericano Under 20 in evidenza il re dei cannonieri, l’argentino Torres, erede di Tevez al Boca1E poi in regia il brasiliano Henrique, il 17enne colombiano Hernandez e l’uruguayano Amaral, molto seguito in Liga di Adriano Seu MARTEDÌ 31 GENNAIO 2017 ExtraTime, LA GAZZETTA DELLO SPORT  Da ora in poi è vietato sbagliare. Se la prima fase del Sub20 chiusasi venerdì è servita per oliare gli ingranaggi, ora non resta che spingere sull’accele­ ratore per conquistare il titolo o piazzarsi tra le prime 4 per otte­ nere il pass per i Mondiali di maggio. Nell’esagonale finale iniziato ieri, oltre a Ecuador e Venezuela nel ruolo di «guasta­ feste», se la giocano Argentina, Brasile, Uruguay e Colombia. Mi manda Carlitos Nell’Argentina che finora ha convinto a sprazzi si sono messi in luce il centrocampista Asca­ cibar, il difensore Foyth e Man­ silla, ma il trascinatore è stato il 19enne Torres, capocannonie­ re con 4 centri frutto di 2 dop­ pi...

LA SCUOLA DI SIZA E IL NEGOZIO DEL PORTO

di Alessandro de Calò, ExtraTime, Gazzetta dello Sport, 24 gennaio 2017 C’è una Scuola di Porto - si può dire anche Oporto, non è un dogma – che gode di assoluto prestigio mondiale. E’ legata alla visione e alle opere di Fernando Tavora, Alvaro Siza, Eduardo Souto de Moura , maestri di un’architettura poetica e silenziosa, fatta di piccoli interventi - direi quasi di preziosi punti di sutura - che nasce nel nord del Portogallo, si afferma dopo la rivoluzione dei Garofani, e lascia tracce in diversi angoli del pianeta.
 Non è una scuola che ha avuto una sede fisica, come è stata Dessau per la Bauhaus nella Germania prenazista , né si è disegnata attorno a contorni nitidi come confini fatti
 di muri e filo spinato. Non è neanche una scuola in senso accademico, dove si cristallizzano stili e linguaggi, dove gli allievi si riconoscono per la riproduzione dell’ortodossia. Piuttosto, è un modo di intendere comune che trova terreno fertile in quella porzione di mondo per crescere ed esp...

LUIZ ADRIANO: «VOGLIO LA SELEÇÃO COL MIO AMICO PATO»

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La punta dello Shakhtar, con l’ex milanista all’Internacional campione del Mondo ’06, aspetta Dunga: «Ha detto che ci segue». E poi «che tristezza la guerra a Donetsk» di GIULIO DI FEO Doppietta e maledizioni. O prove generali per il palcoscenico buono. Fatto sta che nel 6-2 del weekend al Volyn Lutsk, Luiz Adriano ne ha segnati 2 e s’è mangiato il terzo: ordinaria amministrazione se lo Shakhtar incontra una piccola in Ucraina, qui però c’è la storia alle porte. Perché con queste 2 il brasiliano arriva a 112 reti coi Minatori del Donbass, a 2 da Andriy Vorobey , che a Donetsk è nato e ci vive, top scorer di sempre del club. E oggi in Champions League contro il Bate Borisov potrebbe eguagliarlo. Ora, visto che i monumenti in area ex sovietica sono ben duri da abbattere, vedere un marcantonio d’ebano con l’afro scalzare il prototipo del bomber biondo è un segno dei tempi che cambiano ma anche della continuità che Mircea Lucescu ha dato al proprio lavoro. Luiz Adriano arriv...

GALEOTTO FU KOC, PADERBORN PROMOSSO

Dove si trovarono il Papa e Carlo Magno ora c’è la Bundes: non si gioca dopo le 22, a centrocampo un ex rapinatore pentito di Pierfrancesco Archetti , ExtraTime, Gazzetta dello Sport Dopo la promozione storica del Paderborn in Bundesliga, alcuni tifosi hanno voluto marcare subito il nuovo territorio facendo pipì sul cerchio del centrocampo. I giocatori invece si saranno liberati in spiaggia, durante il viaggio premio che il presidente ha offerto per l’exploit: destinazione Maiorca, luogo che per il turista tedesco medio significa baldoria senza limiti. Il proprietario Wilfried Finke, settore mobili, non si è trattenuto nelle spese e pure nelle sentenze da tramandare: «Dopo l’incontro tra Carlo Magno e il Papa, questo è l’avvenimento più straordinario per la nostra città». L’imperatore e Leone III parlarono della fondazione del Sacro romano impero, però era il 799 e non tutti i ragazzi del posto ora ricordano l’evento, quindi la Bundesliga salta in primo piano. Soprattutto perc...