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Visualizzazione dei post con l'etichetta Napoli

L’imbroglio Kolo Muani

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18 Jan 2025 - L'Équipe LOÏC TANZI ET HUGO DELOM (avec MÉLISANDE GOMEZ) Alors que le PSG a fait signer son contrat à Khvitcha Kvaratskhelia hier, il ne peut pas, en l’état, prêter son attaquant international à la Juventus Turin en raison d’un quota de prêts à l’étranger atteint. Récit d’une « boulette » improbable. C’est ce type de journée improbable qui fait du mercato une séquence à part. Les dirigeants du Paris-Saint-Germain se souviendront sans doute longtemps de celle d’hier. Deux actualités se sont opposées. La première a été heureuse. Khvitcha Kvaratskhelia (23 ans) est devenu un joueur du PSG après plusieurs jours de négociations et des mois d’espoirs. Le Géorgien a passé sa visite médicale hier matin avant de signer un contrat jusqu’en 2029. Paris va payer 70 M€, hors bonus, ce qui devrait être le transfert le plus cher de ce mercato hivernal en France dans le sens des arrivées. Mais c’est dans l’autre sens que la journée parisienne a pris une tournure inattendue. Après ...

La terra ti sia lieve, "Uccellino" Hamrin

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https://sport.sky.it/calcio/serie-a/2024/02/04/kurt-hamrin-morto?social=link_skysport_sharebutton_null&share_id=4ffedf08-9ffe-44c7-81c3-00b7384fcb42 SPOTIFY https://open.spotify.com/episode/1ofr59cF9IqmI1keDsN9b2 Se Riva, per il fragoroso sinistro, era il breriano "Rombo di tuono". Kurt Hamrin, per la levità, era "Uccellino". Piccolo e inafferrabile, ti volava via in dribbling. E segnava. Prima di Batistuta: miglior marcatore della Fiorentina, 150 gol in 289 partite in nove stagioni: dalla Viola dei quasi cento gol (in realtà 95 e poi 84) con Chiappella, Segato e quattro punte (con lui, Lojacono-Montuori-Petris) a quella di De Sisti e Merlo.  Nel mentre, Coppa delle Coppe, Mitropa Cup e due coppe Italia. Il nick fu una felice intuizione di un mito a Firenze - Renzo Propidi, in arte il Conte Razza -, poi ripresa su “La Nazione” da Beppe Pegolotti. In patria è invece "Kurre", il Corriere, un po' per il nome e molto per la velocità di passo.  La stess...

Kurt Hamrin, storia di un campione

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https://www.piananotizie.it/pianaviola/kurt-hamrin-storia-di-un-campione-la-maglia-viola-e-la-prima-cosa-che-ho-in-mente-quando-penso-al-calcio/ “La maglia viola è la prima cosa che ho in mente quando penso al calcio” Anche con il mese di maggio torna l’appuntamento con “Piana viola”, la rubrica curata dal Museo Fiorentina e che tutti i mesi ci propone il ritratto di uno dei calciatori che hanno contribuito a scrivere la storia della Fiorentina. Oggi è la volta di Kurt Hamrin, colui che fino all’arrivo del “re leone”, Gabriel Omar Batistuta, ha avuto il primato di reti segnate con la società gigliata, 150 in serie A in 289 partite. In maglia viola ha disputato 9 campionati, vincendo 2 Coppe Italia e una Coppa delle Coppe. Quindi nel 1967 è passato al Milan. Un “uccellino”, questo il suo soprannome che ha reso grande la Fiorentina. CAMPI BISENZIO – Due volte la Fiorentina ha fatto l’accoppiata, vincendo, nella stessa stagione, la Coppa Italia e una coppa europea. E in entrambi i casi c...

Quando Faina divenne Uccellino. Il calcio di Kurt Hamrin

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https://www.ilfoglio.it/sport/2019/11/19/gallery/quando-faina-divenne-uccellino-il-calcio-di-kurt-hamrin-287683/?fbclid=IwAR0WA1boos6OLGqSD5DftHTFzLs8lYc1oAJ0gVlL5XE1bUWwlHKAy4G0zr4 Oggi l'ex attaccante compie 85 anni. Lo svedese era stato sedotto e abbandonato dalla Juventus, apprezzato da Nereo Rocco a Padova e poi al Milan, goleador alla Fiorentina. È ancora l'ottavo marcatore della Serie A GINO CERVI 19 NOV 2019 Un paio di settimane fa, a Padova, ho dormito all'Hotel Biri. Oggi fa parte della catena Best Western e appare come un moderno complesso a un paio di chilometri dalla stazione, lungo via Venezia, la strada che diventa la SS 11 Padana Superiore e dal centro porta verso est. Se fate caso al nome della piazza su cui si affaccia l'albergo, capirete qualcosa di più della sua storia. Piazzale della Stanga rimanda infatti al luogo del vecchio dazio orientale, dove un tempo si controllavano le merci in ingresso in città. Proprio qui, nel 1946, Ferdinando Stimami...

Il Day After di Napoli-Eintracht: era già tutto previsto

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Doveva essere una giornata storica solo per i quarti di Champions mai raggiunti prima. Ma nel mondo alla rovescia sono le parole che fanno seguito ai fattacci. E mentre Napoli al risveglio nel "day after" fa la conta dei danni, il sindaco Gaetano Manfredi promette ristori. Purtroppo, nell'accezione che speravamo fosse ormai alle spalle, se non sparita, come la pandemia. "Noi abbiamo avuto vari danni alle attività commerciali, cinque autobus danneggiati. Noi faremo presente in tutte le sedi competenti che è necessario dare la possibilità di un ristoro dei danni che ci sono stati, anche per i commercianti". Danni che forse sarebbero stati persino peggiori se il TAR della Campania, a due giorni dalla partita, non avesse respinto causa "rischio per la pubblica sicurezza" l'istanza presentata dall'Eintracht contro il divieto di vendita dei biglietti ai residenti o i nativi di Francoforte. E meno restrittiva di quanto richiesto dalla Prefettura (Clau...

Muchas gracias "Pipita" Higuaín, el fútbol tra business ed emoción

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"Siento que el fútbol me dio muchísimo. Di todo de mí y más. Muchas gracias a todos los que confiaron en mí, llegó el momento de decir adiós.” - Gonzalo Higuaín Se il fútbol , oltre che business, è prima di tutto emoción , allora El Pipita ne è stato - nel bene e nel male - un sommo epitome: 17 anni e mezzo di ottovolante fra vertiginosi alti - River Plate, Real Madrid, Napoli e Juventus - e bassi (Milan, Chelsea e Juve-bis), con 333 gol in 708 partite con i club, più i 31 in 75 con la Selección . E in bacheca 14 trofei. L'Europa lo scoprì, e subito se ne innamorò, una notte d'ottobre del 2006: doppietta e pure taconazo nel 3-1 del River nel Superclásico di Apertura. In patria, ancora oggi, "EL DÍA QUE HIGUAÍN DESTRUYÓ A BOCA". In panchina Daniel Passarella, el Caudillo che in lui vedeva un mix della tecnica di Zidane e Francescoli e doti di goleador più alla Thierry Henry, partendo da lontano, che da David Trezeguet dell'area. El Pipita, da papà Jorge, olt...

FOOTBALL PORTRAITS - Maradona, al di qua del Bene e del Male (2005)

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https://www.amazon.it/Football-Portraits-Ritratti-calcio-vita-ebook/dp/B01KI1XRO6 Più di Pelé e Di Stéfano, gli altri Miti del calcio ma troppo “perfetti” e “distanti”, è entrato nel cuore di chiunque ami il calcio. Qualunque cosa che riguardi Maradona farà sempre notizia e il motivo, in fondo, è semplice: lui giocava soprattutto per la gente di CHRISTIAN GIORDANO  © Eurocalcio n. 56, giugno 2005 Avenida Puyreddon a Buenos Aires, maggio 2004. Il senso di tutto, per il popolo di Maradona, è tutto lì. Nelle ore di attesa fuori dall’ospedale, con la gente che ne innalza immaginette come fossero santini e improvvisa preghiere. Poi esaudite.  Diego uscirà e, tra una crisi e l’altra, una visita a Fidel e una spruzzata di populismo, un intervento dimagrante in Colombia (dopo aver toccato i 121 kg, 49 in più di quando giocava, ndr) e una tele-comparsata ben retribuita, si riprenderà. Fino alla prossima volta, naturalmente.  Quando il pueblo , il “suo” pueblo ...

FOOTBALL PORTRAITS - Lavezzi, un Pocho di Diego (2009)

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https://www.amazon.it/Football-Portraits-Ritratti-calcio-Agbonlahor-ebook/dp/B01KI1XRO6 di CHRISTIAN GIORDANO Guerin Sportivo n. 29, 21-27 luglio 2009 IO E IL CALCIO «Pocho non significa “fulmine”: è un vezzeggiativo che si usa in Argentina. Mi piace, quindi non chiamatemi più El Loco». Si presenta così, Ezequiel Iván Lavezzi, nell’intervista sul Mattino del 9 settembre 2007. Meglio Pocho, il nostro “Ciccio”, che “matto”, Bestia o Gordo (grasso), appellativi affibbiatigli, nell’ordine, dal suo allenatore all’Estudiantes, dai tifosi del San Lorenzo per come faceva ammattire la difesa del River Plate, all’arrivo al Napoli per i 5 kg sovrappeso.  Un nick per ogni svolta della carriera, iniziata nel Coronel Aguirre di Rosario. A 10 anni, assieme ai futuri catanesi Ledesma e Silvestre, è nella Sexta del Boca Juniors, vivaio che lascerà a 16, sbattendo la porta, per fare l’elettricista col fratello Dario, futuro presidente del piccolo club rosarino. Gli ricapiterà nel 2...

FOOTBALL PORTRAITS - Lavezzi, Pocho ma buono (2008)

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https://www.amazon.it/Football-Portraits-Ritratti-calcio-Agbonlahor-ebook/dp/B01KI1XRO6 di CHRISTIAN GIORDANO Guerin Sportivo n. 35, 26 agosto – 1° settembre 2008 Il vezzeggiativo non significa “fulmine” né altro. Ma i tempi del “Loco”, talento pazzo e ingovernabile, sono alle spalle. Tatuaggi, furbizia e colpi da “mariuolo” del gol e una velocità supersonica: così l’argentino ha fatto innamorare Napoli come non accadeva dall’epoca di Maradona «Mi chiamano El Pocho, ma non significa “il fulmine”: è un vezzeggiativo che si usa in Argentina. Come soprannome mi piace, quindi non chiamatemi più El Loco». Se il buongiorno si legge sul Mattino (del 9 settembre 2007), “matto” sa tanto di minimo sindacale per uno che a 17 anni lascia (per divergenze coi dirigenti) il Boca Juniors per tornare a Rosario ad aiutare il fratello come elettricista.  Vada allora per l’apodo, il mote, il sobrenombre appartenuto a un altro illustre connazionale, Juan Domingo Perón. A Ezequiel Iván ...