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Simbolismo illirico e simbolismo albanese (appunti introduttivi)

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Année 1976 5 pp. 233-236
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SIMBOLISMO ILLIRICO E SIMBOLISMO ALBANESE

Appunti introduttivi

Stendere uno studio documentato e definitivo sul problema della continuità del simbolismo religioso dall'antichità ai nostri tempi e documentare con questo studio la continuità etnica illiro- -albanese é pressoché impossibile nello stato attuale delle nostre conoscenze archeologiche ed etnologiche; tanto meno lo è possibile in una breve relazione com'è questa. Ci limiteremo perciò in questa sede di fare alcune osservazioni su questo problema che riteniamo possibili, e neccessarie, in questo momento.

Inanzitutto vogliamo sottolineare la grandissima importanza che il simbolismo religioso illirico e albanese ha per lo studio di questo problema. Apprezzando altamente il contributo che viene offerto dallo studio comparativo degli oggetti archeologici scavati in alcune necropoli dei primi secoli del Medioevo in Albania (Kalaja Dalmaces, Kruja ecc.) e di quelli preistorici appartenenti agli Illiri, ci pare pure che la sola continuità tipologica degli oggetti illirici da una, e quelli albanesi dall'altra parte, non basti per formulare una conclusione categorica sulla continuità etnica illiro-albanese. Numerosissimi esempi noti alla scienza archeologica sull'assorbimento degli elementi della cultura materiale appartenente a un popolo indigeno da parte dei nuovi venuti nello stesso areale geografico, ci obbligano ad essere prudenti quando parliamo del problema dell'etnogenesi albanese in base alle culture materiali illirica e albanese. Meno prudenti possiamo invece essere quando si tratta di oggetti di valore simbolico che figurano in queste due civiltà. E ciò, per il semplice fatto che gli oggetti con un contenuto religioso difficilmente rimangono inalterati se vengono addottati da un altro popolo che ha un proprio mondo spirituale, un'altra religione, e per conseguenza, anche un'altro sistema simbolico. Ecco, dunque, perché lo studio delle concordanze illiro-albanesi nel campo del simbolismo religioso ha un valore speciale quando si tratta il problema della continuità etnica tra gli Illiri e gli Albanesi.

Senza la pretesa di trattare tutti gli aspetti di questo interessantissimo tema, soffermeremo la nostra attenzione su alcuni oggetti simbolici che possono illustrare la tesi di questa relazione. E per il primo rammenteremo il pendaglio bronzeo in forma di cerchio, con o senza i raggi nell'interno. Si tratta, com'è facile a ricordarsi, di un oggetto molto comune nei tempi preistorici in Europa, che rappresenta il simbolo del disco solare. Presso gli Illiri, amuletti di questo tipo sono assai diffusi; hanno la forma di un semplice disco senza raggi, poi con quattro raggi (che formano una croce, dunque un altro simbolo solare) e con più raggi. Ce ne sono poi di quelli che hanno più cerchi posti concentricamente dal centro alla periferia1. Che questo pendaglio abbia avuto

1) Tanto per citarne alcuni esemplari ricordiamo quelli trovati nell'altipiano di Glasinac (C. Truhelka, WMBH.l /1893 ; p. 103, fig. 199, 201, 203 ; F. Fiala, WMBH, 1/1893, p. 156 ; fig. 63 ; F. Fiala, WMBH, 3/1895, p.8, fig. 10/ ; F. Fiala, WMBH, 5/1897, p, 19, fig. 27, p. 20, fig. 32, p. 25, fig. 46 ; F. Fiala, WMBH ; 6/1899, p.38, fig. 8/. nella necropoli di Jezerine /V.Radmisky, WMBH, 3/1895, p. 117, fig. 276, p. 119, fig. 286, p. 124, fig. 310, p. 124, fig. 317, p. 134, fig. 363, p. 148, fig. 427, p. 163, fig. 504, e 505 ecc), diSanskimost (F. Fiala, W. MBH, 6/1899, p. 94, fig. 119, p. 103, fig. 157/ ; di Kacanj/Z. Marie. Gl. Zerrt. Muz,, n.s. 14/1959, p. 94-95), di Vrebac (R. Bizic-Drechsler, Vjes. Arh. muz. u Zagrebu, ser. Ill, 1/1958, Tav. Ill, 28a, Tav. VI, 44, Tav. XII, 95, Tav. XIV, 102, 114), di Dobova (F. Stare, Razprave SAZU, 3, 1953, p. 132-133) di Magdalenska gora, Pobrez- je pri Mariboru, Pizzughi, Nin, Zaton ecc, e anche un esemplare trovato a Butrinto in Albania, pubblicato da L. M. Ugolini, Bull, di palet, ita !., 47 '/1927, Tav. 6.

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