Belaruskaja Tele-Radio Campanija

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Belaruskaja Tele-Radio Campanija
Logo
Logo
StatoBielorussia (bandiera) Bielorussia
Fondazione1991
Fondata daStanislaŭ Šuškevič
Sede principaleMinsk
Persone chiaveIvan Eismont (presidente)
SettoreMedia
Sito webwww.tvr.by/, www.tvr.by/bel/ e www.tvr.by/eng/

Belaruskaja Tele-Radio Campanija (in bielorusso Беларуская тэлерадыёкампанія?; in acronimo BTRC o BTRK), nota anche come Beltėleradyëkampanija (in bielorusso Белтэлерадыёкампанія?) è un'azienda pubblica bielorussa concessionaria del servizio radiotelevisivo in Bielorussia. Fondata nel 1991 con decreto del Presidente Stanislaŭ Šuškevič, BTRC gestisce 7 canali televisivi e 5 canali radiofonici.

Dal 1993 è membro effettivo dell'Unione europea di radiodiffusione (UER)[1], per conto della quale ha organizzato il Junior Eurovision Song Contest in due occasioni (2010 e 2018). L'affiliazione all'UER è stata sospesa il 28 maggio 2021 in seguito ad alcuni avvenimenti legati alle proteste in Bielorussia del 2020-2021.[2] Il 1º luglio 2021 Belaruskaja Tele-Radio Campanija è stata espulsa dall'UER, con un periodo di sospensione valido per tre anni.[3][4]

Canali televisivi e radiofonici

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Canali televisivi

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Logo Nome Data di lancio
Belarus' 1 1º gennaio 1956
Belarus' 2 18 ottobre 2003
Belarus' 3 8 febbraio 2013
Belarus' 4 2015
Belarus' 5 21 ottobre 2013
Belarus' 24 1º febbraio 2005
NTV-Belarus' 4 luglio 2006

Censura e propaganda

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L'opposizione bielorussa vede l'emittente di stato come mezzo di propaganda al servizio del presidente Aljaksandr Lukašėnka, in effetti viene accusata di disinformazione, censura politica, repressioni e boicottaggi delle elezioni.[5][6]

Spesso alcuni dipendenti e dirigenti sono stati sanzionati da Unione Europea e Stati Uniti.[7][8]

  1. ^ (EN) Members, su ebu.ch, Unione europea di radiodiffusione. URL consultato il 31 agosto 2020.
  2. ^ (EN) European Broadcasting Union, EBU EXECUTIVE BOARD AGREES TO SUSPENSION OF BELARUS MEMBER BTRC, su ebu.ch, 28 maggio 2021. URL consultato il 3 giugno 2021.
  3. ^ (BE) Белтэлерадыёкампанію выключылі з Еўрапейскага вяшчальнага саюза, su euroradio.fm, Radio europea per la Bielorussia, 30 giugno 2021. URL consultato il 1º luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 1º luglio 2021).
  4. ^ La tv bielorussa espulsa dalla EBU, addio (anche) all’Eurovision, su eurofestivalnews.com, eurofestivalnews, 1º luglio 2021. URL consultato il 1º luglio 2021.
  5. ^ (UK) Сергій Лещенко, Посол Польщі Генрик Літвін: Втратити добрий час – це великий ризик для України, su pravda.com.ua, Ukraïns'ka pravda, 8 novembre 2011. URL consultato il 5 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2017).
    «Або подивіться на ситуацію в мас-медіа. У Білорусії існують тільки державні ЗМІ, крім інтернету. А так звані незалежні білоруські газети працюють в таких умовах, що можна сказати, що вони стали тільки орнаментом для системи. Телебачення в Білорусії є виключно державною пропагандою»
  6. ^ (EN) Edward Lucas, Edward Lucas Podcast: Belarus propaganda (MP3), su content.blubrry.com, 20 gennaio 2017. URL consultato il 5 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2021).
    «in Belarus the state television maintains Soviet levels of venom and mendacity»
  7. ^ (BE) Поўны спіс 208 беларускіх чыноўнікаў, якім забаронены ўезд у ЕС, su nn.by, Наша Ніва, 11 ottobre 2011. URL consultato il 5 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2017).
  8. ^ (RU) Мария Садовская, Суровые и спорные, su br.minsk.by, Белорусы и рынок. URL consultato il 28 luglio 2009 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2012).

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