Azione del 10 luglio 1651
Azione del 10 luglio 1651 parte della Guerra di Candia | |||
---|---|---|---|
Data | 10 luglio 1651 | ||
Luogo | Mar Egeo, al largo di Patmo e Nasso, arcipelago delle Cicladi | ||
Esito | vittoria veneziana | ||
Schieramenti | |||
Comandanti | |||
| |||
Effettivi | |||
| |||
Perdite | |||
| |||
Voci di battaglie presenti su Wikipedia | |||
Questa battaglia fu combattuta il 10 luglio 1651, con alcuni combattimenti minori l'8 luglio, a sud di Nasso nell'arcipelago greco, tra forze navali veneziane e ottomane composte da velieri e galee. Fu una vittoria veneziana.
Antefatto
[modifica | modifica wikitesto]Alvise Mocenigo comandante della flotta veneziana, salpò da Cerigo per l'Eubea alla fine di giugno 1651. La squadra era composta da ventotto velieri (comandati da Luca Francesco Barbarigo, con Dolfin e Girolamo Battaglia), sei galeazze (Francesco Morosini) e ventiquattro galee (Mocenigo, con Molin). Il 2 luglio apprese che la flotta turca, al comando del capitan pascià Hüsambeyzade Ali Pascià, aveva lasciato Chio per Patmo il 29 giugno, così fece rotta a sud verso Santorini, sperando di intercettarla prima che raggiungesse Creta. Arrivò il 5 luglio, e il 7 luglio la flotta turca apparve da est, navigando a sud di Santorini, ma virò a nord quando avvistò alcuni sbandati veneziani, chee Mocenigo cercò di supportare. Diciannove velieri sotto Battaglia formarono una linea d'attacco, ma l'oscurità impedì qualsiasi azione quel giorno.
La battaglia
[modifica | modifica wikitesto]L'8 luglio, i veneziani erano un po' dispersi, con cinque velieri, sotto Battaglia, vicino ai turchi. Era senza appoggio contro di loro, fino a quando Barbarigo con sei velieri ingaggiò le navi a remi turche. I turchi si ritirarono a nord, trainando alcuni dei loro velieri, verso il canale tra Nasso e Paro.
Il 9 luglio, i veneziani erano più sparpagliati, con un solo veliero a sostegno delle loro galee, e Mocenigo dovette unirsi al resto. I turchi erano a nord, tra Paro e Nasso.
Il 10 luglio, due galee, sotto Tommaso e Lazzaro Mocenigo, ruppero la formazione e attaccarono alcune galee turche che si stavano ancora rifornendo d'acqua a Paros. Finirono per combattere contro lo stesso capitan pascià, con sei galeazze e alcune galee, e Tommaso fu ucciso nello scontro. Francesco Morosini arrivò con le galee veneziane, e più tardi si unirono la destra e il centro veneziani e le galee turche fuggirono, lasciando i loro velieri senza appoggio. Questi fuggirono a nord o a est di Nasso, ma furono sopraffatti dalle navi a remi veneziane, che li catturarono, li costrinsero a terra o li bruciarono. I turchi persero dieci o undici velieri e una galeazza catturati, e cinque (velieri?) bruciati, oltre a 965 prigionieri. In seguito, Mocenigo salpò per Candia, e i turchi per Rodi.
Navi coinvolte
[modifica | modifica wikitesto]Molte delle navi veneziane furono noleggiate da armatori olandesi o inglesi.
Venezia (Alvise Mocenigo)
[modifica | modifica wikitesto]Leoncorno Bianco
Giovanni Battista
Aquila Negra
Giovanni Battista
Arma di Venezia
Profeta Daniel
San Giobbe
San Zorzi (Giorgio)
Maria Elizabeta
Principe piccolo
Margarita
San Pietro
San Zorzi
Madonna della Vigna
Aquila d'Oro
Dragon
Sacrificio d'Abram
Difesa
Rotta Fortuna
Croce d'Oro
Damian
Tomaso Francesco
Fregata Grimani
San Marco grande
San Marco piccolo
Beneditione
Profeta Samuel
6 galeazze
24 galee
Impero ottomano (Hüsambeyzade Ali Pascià)
[modifica | modifica wikitesto]55 velieri – 10 o 11 catturati
6 galeazze – 1 catturata
53 galee
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Roger Charles Anderson, Naval wars in the Levant, 1559-1853., Princeton University Press, 1952.
- Kenneth Meyer Setton, Venice, Austria, and the Turks in the Seventeenth Century, DIANE Publishing, 1991, pp. 163–164, ISBN 0-87169-192-2, OCLC 24198465.