Alleanza russo-turca (1799)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Alleanza russo-turca
Firma3 gennaio 1799
23 dicembre 1798 (calendario giuliano)
LuogoCostantinopoli
PartiRussia (bandiera) Impero russo
Impero ottomano (bandiera) Impero ottomano

Dal 5 gennaio 1799
Regno Unito (bandiera) Regno Unito

voci di trattati presenti su Wikipedia

L'Alleanza russo-turca del 1799[1] o alleanza russo-ottomana fu un trattato difensivo tra l'Impero russo e l'Impero ottomano firmato a Costantinopoli il 3 gennaio 1799 (il 23 dicembre 1798 secondo il calendario giuliano) e valevole per un termine di otto anni.[2][3] L'Inghilterra entrò nell'alleanza due giorni dopo.[4]

L'alleanza, che confermava il trattato di pace firmato a Jassy del 1792,[5] formalizzò l'ingresso della Turchia nella seconda coalizione antifrancese[6], mirando a preservare l'integrità territoriale dell'Impero ottomano. La Sublime Porta decise infatti di firmare il trattato per guardarsi dall'aggressione della Francia che nel 1798 occupò l'Egitto. La Russia stava cercando di consolidare le sue posizioni in guerra come membro della seconda coalizione delle potenze europee e la sua influenza nei Balcani.[3] In un articolo separato e segreto la Russia si impegnava a fornire al governo ottomano dodici navi e un esercito di 75.000 a 80.000 uomini.[7] In cambio dell'assistenza della Russia, la Sublime porta acconsentiva "solo per questa volta" alle navi russe il passaggio degli Stretti Turchi.[2]

In ragione di un avvicinamento tra l'Impero ottomano e la Francia, l'Inghilterra non rinnovò il trattato che terminò il 14 novembre 1806, poco prima degli otto anni previsti.[8]

  1. ^ Rivista di studi bizantini e neoellenici, Istituto di studi bizantini e neoellenici, Università di Roma, 1998, p. 200. URL consultato il 2 agosto 2021.
  2. ^ a b (EN) The Islamic Quarterly, Islamic Cultural Centre., 1963, p. 108. URL consultato il 2 agosto 2021.
  3. ^ a b (EN) Sergei R. Grinevetsky, Igor S. Zonn e Sergei S. Zhiltsov, The Black Sea Encyclopedia, Springer, 30 settembre 2014, p. 660, ISBN 978-3-642-55227-4. URL consultato il 2 agosto 2021.
  4. ^ (EN) Aysel Yildiz, Crisis and Rebellion in the Ottoman Empire: The Downfall of a Sultan in the Age of Revolution, Bloomsbury Publishing, 30 gennaio 2017, p. 106, ISBN 978-1-78673-147-0. URL consultato il 2 agosto 2021.
  5. ^ Henry Wheaton, Storia dei progressi del dritto delle genti in Europa e in America. 1859, Giuseppe Marghieri, 1859, p. 361. URL consultato il 2 agosto 2021.
  6. ^ (EN) Aleksandr Mikhaĭlovich Prokhorov, Great Soviet Encyclopedia, Macmillan, 1973, p. 506. URL consultato il 2 agosto 2021.
  7. ^ (EN) Alexander Gillespie, The Causes of War: Volume IV: 1650 - 1800, Bloomsbury Publishing, 14 gennaio 2021, p. 255, ISBN 978-1-5099-1218-6. URL consultato il 2 agosto 2021.
  8. ^ (EN) Harold Temperley, England and the Near East: The Crimea, Routledge, 29 maggio 2019, ISBN 978-0-429-64054-4. URL consultato il 2 agosto 2021.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]