Coordinate: 38°55′46″N 77°02′59″W

Smithsonian National Zoological Park

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Smithsonian National Zoological Park
Tipo di areaGiardino zoologico
StatiStati Uniti (bandiera) Stati Uniti
Stati federatiDistretto di Columbia (bandiera) Washington, D. C.
ProvinceDistretto di Columbia (bandiera) Distretto di Columbia
ComuniDistretto di Columbia (bandiera) Washington
Superficie a terra66 ha
Mappa di localizzazione
Map
Sito istituzionale

Lo Smithsonian National Zoological Park, noto anche con il nome di National Zoo è una dei più antichi giardini zoologici degli Stati Uniti d'America, con sede a Washington, D. C.. In quanto patrocinato dalla Smithsonian Institution, l'ingresso è gratuito.

Settori zoologici

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Sentieri asiatici

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Sentieri asiatici è un gruppo di reparti a tema asiatico aperto nell'ottobre del 2006. L'area si snoda tramite un sentiero coperto dalle fronde degli alberi nativi del continente asiatico, importate per dare un senso di naturalezza all'area e per spezzare le barriere tra gli animali ed i visitatori. Lungo il percorso i visitatori si imbattono anche in pannelli illustrativi e statue degli animali, allo scopo di illustrare la conservazione degli animali esposti e la cultura asiatica. Insieme a Mei Xiang e Tian Tian, i panda giganti, che rappresentano l'attrazione principale dell'area, Sentieri asiatici mostra anche altre specie animali, quali: l'orso labiato, il leopardo nebuloso, il gatto pescatore, la lontra dalle piccole unghie orientale ed il panda rosso. Accanto all'area dedicata ai panda giganti è presente un piccolo acquario per la salamandra gigante giapponese. Tuttavia, a metà 2016, la salamandra è deceduta e ed il suo acquario è rimasto vuoto da allora;[1] lo zoo tiene altri membri della medesima specie, non esposti al pubblico, nella casa dei rettili.

Panda giganti

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Panda in recline holding a blue milk crate
Il panda gigante Tian Tian, al National Zoo

L'area dedicata al panda gigante è l'attrazione principale dei Sentieri asiatici, e dispone di due grandi spazi esterni con l'arricchimenti naturali per gli animali, nonché una zona composta da speroni rocciosi per l'arrampicata, una cascata, e delle aree al coperto visitabili dai visitatori. I panda giganti attualmente in esposizione, sono Mei Xiang e Tian Tian, due esemplari dati "in prestito" allo zoo dalla China Wildlife Conservation Association (CWCA) e che vivranno allo zoo fino al 2020.[2] I due esemplari sono al centro di un programma di ricerca, conservazione e allevamento che mira alla preservazione della specie. Mei Xiang e Tian Tian hanno avuto con successo un cucciolo, un maschio di nome Tai Shan, nel 2005. Attualmente, Tai Shan vive in un centro di riproduzione di Bifengxia nel Sichuan, in Cina. Il 16 settembre 2012, Mei Xiang ha dato alla luce un altro cucciolo, ma il cucciolo è morto sei giorni dopo la nascita. Il 23 agosto 2013, Mei Xiang ha dato alla luce due cuccioli; uno di loro, una femmina di nome Bao Bao, è sopravvissuta, mentre l'altro cucciolo nacque già morto.[3] I panda vivono al Fujifilm Giant Panda Habitat, una mostra con aree all'aperto ed all'esterno all'avanguardia. L'area è progettata per replicare il terreno roccioso e lussureggiante dell'habitat naturale dei panda giganti.[4] Il 22 agosto 2015, Mei Xiang ha partorito altri due cuccioli; uno è deceduto pochi giorni dopo.[5] Entrambi i cuccioli, gemelli fraterni, furono generati da Tian Tian; il maschio sopravvissuto ricevette il nome Bei Bei il 25 settembre 2015, venendo esposto pubblicamente nel gennaio 2016.

Sentieri degli elefanti

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elephant in an enclosure
Elefante asiatico al National Zoo

Nella primavera del 2008, il National Zoo iniziò la costruzione dei Sentieri degli elefanti (Elephant Trails), una nuova casa per i suoi elefanti asiatici. La prima parte del progetto da 52 milioni di dollari venne aperta nel settembre 2010, ampliando l'ex area degli elefanti dello zoo con una zona coperta di 530 metri quadri (5.700 piedi quadrati), due nuovi aree al coperto (di cui uno provvisto di piscina), e un corridoio privato lungo 400 metri, nascosto tra i boschi, al riparo dai turisti, per mantenere in esercizio gli animali,[6] per un totale di 1,9 acri (0,77 ha) di spazio esterno, portando le dimensioni totali dei Sentieri degli elefanti a 2 acri.[7] Elephant Trails: A Campaign to Save Asian Elephants è un programma completo di allevamento, educazione e ricerca scientifica. È progettato per aiutare gli scienziati a prendersi cura degli elefanti negli zoo e salvarli in natura. La Casa degli elefanti venne chiusa al pubblico dal 14 settembre 2009 fino alla fine di marzo 2013, per la costruzione della seconda fase dei Sentieri degli elefanti. Questa include l’Elephant Community Center, una mostra al coperto con molti pannelli interpretativi ed istruttivi.[8]

Isola dei lemuri

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Un'isola con un fossato che ospita tre diverse specie di lemuri: quattro lemuri dalla coda ad anelli, due lemuri dalla fronte rossa e due vari bianconeri.

Lemuri:

lemure dalla coda ad anelli

lemure dalla fronte rossa

vari bianconero

Casa dei piccoli mammiferi

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La maggior parte delle specie di mammiferi di piccola taglia presenti nel parco, ospita in questo settore. La selezione delle diverse specie include l'armadillo a tre fasce, l'aluatta nera, l'eterocefalo glabro, la scimmia leonina, il leontocebo dalla testa dorata, il callicebo rosso, il vari rosso, il porcospino brasiliano, il furetto dai piedi neri, il cane della prateria, il suricato, il bradipo didattilo, il gatto delle sabbie, l'armadillo peloso urlatore, il cincillà a pelo lungo, il tragulo maggiore, la moffetta, il tamandua, il ratto gigante malgascio, il woylie e molti altri.

Casa delle grandi scimmie

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Due oranghi che percorrono l'"O Line" sopra i visitatori, al National Zoo

Questo settore è separato in due recinti, uno ospita sei oranghi (due maschi di nome Kiko e Kyle, e quattro femmine di nome Lucy, Batang, Iris e Bonnie), l'altro ospita sei gorilla di pianura occidentale (tre maschi di nome Baraka, Kojo e Kwame, e tre femmine chiamato Mandara, Kibibi e Kigali). Gli oranghi è consentito l'accesso alla Think Tank (vedi sotto), percorrendo la "O-Line", una serie di alti cavi supportati da torri metalliche che permettono agli oranghi di spostarsi tra i due edifici a loro piacimento.

Questa zona è un settore pensato per educare i visitatori su come pensano gli animali ed conoscere il loro ambiente. Dispone di diversi schermi interattivi che insegnano ai visitatori come i biologi conducono i loro studi. Gli oranghi (che talvolta vengono utilizzati nelle manifestazioni tenute dai custodi) sono autorizzati a passare dalla Casa delle grandi scimmie fino alla Think Tank ogni volta che vogliono. Alcuni animali tenuti e studiati lì sono: il ratto norvegese, il paguro caraibico, il cercopiteco di palude e il cercopiteco nasobianco del Congo.

Zona dei gibboni

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Un settore che ospita due diverse specie di gibboni: tre gibboni dalle guance bianche (un maschio di nome Sydney e due femmine di nome Mae e Muneca), e due siamanghi (un maschio di nome Bradley e una femmina di nome Ronnie).

Stazione di conservazione dei ghepardi

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Un ghepardo alla "The Cheetah Conservation Station" al National Zoo in Washington, D.C.

Un settore all'aperto progettato con un'imitazione della savana africana, per educare i visitatori su come vivono i ghepardi e cosa si può fare per garantirne la conservazione in natura. La parte principale di questo reparto è costituito da due zone separate da una recinzione. Una ospita cinque ghepardi (quattro maschi di nome Granger, Draco, Gay e Zabini, e una femmina di nome Lita), mentre l'altra ospita due esemplari maschi di zebra di Grevy. Altri animali che ospitano nelle vicinanze sono: l'orice dalle corna a sciabola, la gazzella Dama, avvoltoio di Ruppell, il crisocione (una specie di lupo originaria del Sud America anziché dell'Africa), la Sitatunga e il potamocero.

Sentieri americani

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Un settore che ospita specie di origine nordamericana. La selezione include: l'otaria della California, la foca grigia, la foca comune, il castoro, lo smergo dal ciuffo, l'aquila di mare dalla testa bianca, il corvo imperiale, il pellicano bruno, il lupo grigio e la lontra di fiume americana. Dopo aver affrontato le minacce più gravi, la maggior parte delle specie americane ha prosperato grazie ai progetti di conservazione. Molte di queste sono state elencate come specie a rischio di estinzione. Tutte le piante nei loro recinti sono originarie del Nord America. Questa zona dispone anche di un bar chiamato Seal Rock Cafe che offre piatti artigianali con ingredienti locali, stagionali, e sostenibili. Il settore è stato recentemente ristrutturato e riaperto a fine estate 2012.

Mostra degli invertebrati

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Un settore che ospitano parecchie specie di insetti, aracnidi, molluschi, crostacei e varie specie di anemoni di mare, coralli e stelle marine. Il settore è stato definitivamente chiuso al pubblico da domenica 22 giugno 2014 a causa di finanziamenti inadeguati. Il personale dello zoo ha detto, durante un'intervista, che verrà costruita una sala della biodiversità che includerà gli invertebrati.

Un settore che ospita specie animali e vegetali del Sud America, in particolare, del Rio delle Amazzoni. Gli animali presenti sono il Callicebo, il tarabuso del sole, la spatola rosata, la testuggine dai piedi rossi, il piranha rosso, il boa arcobaleno, la razza d'acqua dolce e varie specie di rane (Dendrobate) e pesci gatto.

Grandi felini

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Una tigre di Sumatra che nuota, al National Zoo
Un leone africano al National Zoo.

Questo settore è separato in due recinti, uno ospita un branco di leoni africani, e l'altro ospita delle tigri di Sumatra. Una di queste, (Soyono) è morta a 19 anni nel novembre 2012. La tigre sembrava essere affetta da spondilite, una malattia degenerativa della colonna vertebrale, che agisce sui grandi felini durante l'invecchiamento. Il venerdì, 24 gennaio 2014, una leonessa di 10 anni di nome Nababiep ha dato alla luce tre cuccioli (solo due sopravvissuti) in un periodo di otto ore. Questi sono la prima cucciolata di leoni nel parco in quattro anni, il terzo per Nababiep, e il quarto per il padre, Luke.

Centro di scoperta dei rettili

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Questo rettilario ospita 70 specie diverse di rettili e anfibi.

Una serie di recinzioni interne che ospita la maggior parte delle specie aviane. La zona principale ospita: il kiwi, l'airone guardabuoi, la civetta delle tane, il falco pigmeo, la ghiandaia marina pettolilla e molti altri uccelli. C'è anche una stanza coperta dedicata agli uccelli della giungla, che permette agli uccelli di volare liberamente. le zone che stanno dentro e intorno alla Voliera includono la "Crane Line" (luogo dove ospitano le gru), una grande gabbia all'aperto dove volano libere anatre, pavoni e cormorani, il "South America Run" (per gli uccelli sudamericani) e altri recinti per gli uccelli di grandi dimensioni.

Uno spazio rivolto soprattutto ai bambini, che ospita alpaca, maiali, asini, mucche e caprette.

Reparto dei bisonti

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Il parco sta optando per la realizzazione di un settore dedicato ai bisonti americani. Attualmente è in atto una raccolta fondi per introdurre i bisonti, perché sono stati i primi animali del parco, e li vogliono per il 125º anniversario dell'apertura del National Zoogical Park. Il settore ospita due femmine di nome Zora e Wilma, che sono state trasportate allo zoo in quello stesso anno dalla American Prairie reserve nel Montana Nord-orientale.

Altri animali

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Gli altri animali presenti nel parco sono: il formichiere gigante, l'orso dagli occhiali, il cavallo di Przewalski e l'ursone. C'è anche un reparto all'aperto per i cani della prateria dalla coda nera durante i mesi estivi.

  1. ^ Japanese Giant Salamander Dies at the Smithsonian's National Zoo, su Smithsonian's National Zoo. URL consultato il 10 luglio 2018.
  2. ^ Pandas Will Live in D.C. Until (At Least) 2020, in Washington City Paper. URL consultato il 9 novembre 2016.
  3. ^ Stefanie E. Dazio e Michael E. Ruane, Panda cub born to Mei Xiang at National Zoo, in The Washington Post, 28 agosto 2013. URL consultato il 27 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 30 novembre 2013).
  4. ^ National Zoo Facts and Figures, in si.edu (archiviato dall'url originale il 20 agosto 2014).
  5. ^ Ruane, Michael E., Koh, Elizabeth e Weil, Martin, National Zoo's giant panda Mei Xiang gives birth to two cubs hours apart, in The Washington Post, 23 agosto 2015. URL consultato il 23 agosto 2015.
  6. ^ Michael E. Ruane, National Zoo debuts new, larger home for elephants, in washingtonpost.com, The Washington Post, 3 settembre 2010. URL consultato il 26 maggio 2012.
  7. ^ Elephant Trails, in nationalzoo.si.edu, Smithsonian Institution. URL consultato il 6 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2013).
  8. ^ Christina Barron, Elephants move into new community center at the National Zoo, in The Washington Post, 26 marzo 2013. URL consultato il 27 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2013).

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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