Nella cripta

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Nella cripta
Titolo originaleIn the Vault
AutoreHoward Phillips Lovecraft
1ª ed. originale1925
GenereRacconto
SottogenereHorror
Lingua originaleinglese
AmbientazionePeck Valley Cemetery
ProtagonistiGeorge Birch

Nella cripta (In the Vault) è un breve racconto horror dello scrittore americano Howard Phillips Lovecraft, terminato il 18 settembre 1925 e pubblicato per la prima volta sul giornale amatoriale Tryout nel Novembre dello stesso anno.

George Birch, un becchino, rimane imprigionato all'interno di un deposito mortuario.Era morto un certo Fenner, che aveva fatto alcuni favori a Birch.il becchino lo mise nella bara più solida e robusta; una malfatta venne invece riservata al cadavere di Asaph Sawyer, a cui aveva amputato i piedi per farlo stare nella bara troppo piccola. Una volta giunto il digelo, il becchino si recò all'interno del deposito per prelevare le salme da seppellire; ma il vento fece sbattere la porta, e il lucchetto si ruppe, imprigionandolo all'interno. Adocchiò subito la parete di mattoni che avrebbe potuto spaccare con gli attrezzi del deposito. Per raggiungerla impilò le bare una sull'altra e mise in fondo la robusta bara di Fenner, e in cima la bara di Asaph Sawyer. Dopo diverse ore il buco era quasi suffientemente largo per passare. Birch sentì preoccupanti scricchiolii;la bara in cima si sfondò. Il becchino sentì un tremendo dolore alle caviglie: i suoi piedi avevano sfondato il legno ed erano penetrati all'interno della bara. Il buco nella parete di mattoni era però ultimato, l'uomo si trascinò fuori dal deposito, stremato. Poco dopo venne trovato e soccorso. Il medico diagnosticò che entrambi i tendini d'Achille di Birch erano stati lacerati. Le ferite sembravano esser state inflitte da morsi: le impronte dentarie si rivelarono simili a quelle di Asaph Sawyer.

Ispirazione

In una lettera[1] indirizzata a Clark Ashton Smith (datata 20 settembre 1925) Lovercraft narra come il racconto sia ispirato da un'idea di un suo conoscente del Massachussets: un becchino rimasto imprigionato in un deposito mortuario di paese mentre trasportava bare nelle tombe scavate in primavera avrebbe dovuto impilare le bare l'una sull'altra per fuggire. Lovercraft scrive a Clark di come tutto il resto (motivazioni, svolgimento, stesura) sia suo.

Note

  1. ^ Scritta nell'appartamento al n. 169 di Clinton Street, Brooklyn, negli ultimi mesi di Lovercraft a New York.

Bibliografia

  • Giuseppe Lippi, H.P. Lovercraft "Tutti i racconti 1923-1926", Milano, Mondadori, 1990, ISBN 88-04-33448-7.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

  Portale Letteratura: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di letteratura