Luigi Facta
Luigi Facta | |
---|---|
Presidente del Consiglio dei ministri del Regno d'Italia | |
Durata mandato | 26 febbraio 1922 – 27 ottobre 1922 |
Monarca | Vittorio Emanuele III |
Predecessore | Ivanoe Bonomi |
Successore | Benito Mussolini |
Senatore del Regno d'Italia | |
Durata mandato | 18 settembre 1924 – 5 novembre 1930 |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Destra storica (1892-1913) Unione Liberale (1913-1922) Partito Liberale Italiano (1922-1926) |
Titolo di studio | Laurea in giurisprudenza |
Università | Università degli Studi di Torino |
Professione | Avvocato |
«Nutro fiducia»
Luigi Facta (Pinerolo, 13 settembre 1861 – Pinerolo, 5 novembre 1930) è stato un politico italiano. Ha svolto per ultimo l'incarico di presidente del Consiglio prima del governo Mussolini.
Biografia
Figlio di Vincenzo Facta, avvocato e procuratore legale, e di Margherita Falconetto, trascorse gran parte della sua giovinezza studiando: riuscì a laurearsi in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Torino a soli diciotto anni, divenne avvocato nello studio legale ed entrò in politica nel 1884 venendo eletto consigliere comunale di Pinerolo, comune di cui fu successivamente sindaco[2]. Nel 1892 divenne deputato nel collegio della sua città natale, dove fu puntualmente rieletto nel corso dei successivi trent'anni.
Giolittiano, membro del Partito Liberale, si autodefiniva "giolittiano dalla personalità sbiadita"[3]. Nel corso della sua carriera, che lo condusse anche a lavorare saltuariamente come giornalista, ebbe numerosi incarichi politici: fu sottosegretario alla giustizia (1903-1905) e all'interno (1906-1909) per poi divenire Ministro delle Finanze (dal 1910 al 1914)[4].
Allo scoppio della prima guerra mondiale, sostenne le idee dei neutralisti, ma si schierò con le necessità nazionali dopo l'entrata del Paese nel conflitto. Il figlio era il soldato pilota Giovanni Facta della 10ª Squadriglia da bombardamento "Caproni". Il suo aereo fu abbattuto il 29 giugno 1916 dall'Hansa-Brandenburg C.I dell'Asso dell'aviazione Heinrich Kostrba (9 vittorie) ed atterrò in emergenza oltre le linee italiane a Zocchi di Asiago, distruggendosi e causando la morte di Giovanni. Dopo la morte in battaglia del figlio, affermò di esser fiero di aver consegnato l'esistenza del ragazzo alla Patria. Nel dopoguerra continuò la sua ascesa e venne nominato dapprima Ministro della Giustizia nel governo Orlando (1919)[5] e successivamente ancora ministro delle Finanze nel quinto esecutivo guidato da Giolitti (1920 - 1921)[4].
Il re Vittorio Emanuele III di Savoia lo nominò presidente del Consiglio dei ministri il 26 febbraio 1922 (Governo Facta I). Facta (che occupò ad interim anche il ruolo di Ministro degli Interni) fu sfiduciato a luglio; ma il re, non riuscendo a trovare nessuno disposto a formare un nuovo governo rinviò Facta alla Camera che votò la fiducia il 1º agosto (Governo Facta II). Facta conservò tale incarico fino al 27 ottobre dello stesso anno. Quando seppe che i fascisti avrebbero organizzato una marcia su Roma, fu dapprima indeciso sul da farsi e successivamente propose al Re di promulgare lo stato d'assedio, senza però ottenere la firma del sovrano[4].
Facta non volle mai rivelare a nessuno che cosa fosse successo la notte in cui il re si rifiutò di firmare lo stato d'assedio: l'indomani, lui e il governo rassegnarono le dimissioni, e Vittorio Emanuele III fece telegrafare a Mussolini che si trovava a Milano di recarsi immediatamente a Roma per formare il nuovo governo[6]. Facta non si oppose al regime, e nel 1924 fu nominato senatore del Regno[7].
Il giornalista Giovanni Ansaldo, nel suo Ministro della buona vita, così spiegò perché Giolitti avesse tra i suoi collaboratori un uomo come Facta:
«Spesso la mediocrità è una voragine per la quale anche gli spiriti eletti provano una cupa attrazione»
Nonostante ciò, il giudizio storico di questo personaggio non è negativo e viene ricordato come un buon politico e oppositore del fascismo per il suo sostegno alla proclamazione dello stato d'assedio durante la marcia su Roma.
Note
- ^ La leggendaria figura di “Nutro fiducia”, 10 luglio 2007
- ^ Scheda Senatore Facta Luigi, Senato.it
- ^ Memorie di L. Facta, in A. Repaci, La marcia su Roma, Milano, 1972, p. 904
- ^ a b c Giuseppe Sircana, FACTA, Luigi in Dizionario Biografico degli Italiani
- ^ Luigi Facta, Camera dei Deputati
- ^ Luigi Facta, Enciclopedia Britannica
- ^ Aldo Mola, Era l'unico in grado di fermare l'ascesa di Mussolini ma Facta riuscì a bloccarlo nell'eremo di Cavour, Corriere della Sera, 13 settembre 2003
- ^ Lettera a Luigi Facta, pineroloindialogo.it
Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni di o su Luigi Facta
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Luigi Facta
Collegamenti esterni
- Facta, Luigi, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- FACTA, Luigi, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1932.
- Facta, Luigi, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- Facta, Luigi, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Luigi Facta, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Giuseppe Sircana, FACTA, Luigi, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 44, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1994.
- Luigi Facta, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
- FACTA Luigi, su Senatori d'Italia, Senato della Repubblica.
Template:Presidente del Consiglio Regno d'Italia
Controllo di autorità | VIAF (EN) 37827004 · ISNI (EN) 0000 0000 1637 7436 · GND (DE) 123489113 · BNF (FR) cb16754816s (data) |
---|
- Politici italiani del XX secolo
- Nati nel 1861
- Morti nel 1930
- Nati il 13 settembre
- Morti il 5 novembre
- Nati a Pinerolo
- Morti a Pinerolo
- Presidenti del Consiglio dei Ministri del Regno d'Italia
- Senatori della XXVII legislatura del Regno d'Italia
- Ministri dell'interno del Regno d'Italia
- Ministri della Giustizia del Regno d'Italia
- Ministri delle finanze del Regno d'Italia
- Ministri delle Terre liberate dal Nemico del Regno d'Italia
- Deputati della XVIII legislatura del Regno d'Italia
- Deputati della XIX legislatura del Regno d'Italia
- Deputati della XX legislatura del Regno d'Italia
- Deputati della XXI legislatura del Regno d'Italia
- Deputati della XXII legislatura del Regno d'Italia
- Deputati della XXIII legislatura del Regno d'Italia
- Deputati della XXIV legislatura del Regno d'Italia
- Deputati della XXV legislatura del Regno d'Italia
- Deputati della XXVI legislatura del Regno d'Italia
- Bambini prodigio
- Governo Luzzatti
- Governo Giolitti IV
- Governo Orlando
- Governo Giolitti V
- Governo Facta I
- Governo Facta II
- Studenti dell'Università degli Studi di Torino