Carolina Luisa d'Assia-Darmstadt
Carolina Luisa d'Assia-Darmstadt | |
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Autoritratto di Carolina Luisa d'Assia-Darmstadt | |
Margravia consorte di Baden | |
In carica | 21 ottobre 1771 – 8 aprile 1783 |
Predecessore | sé stessa (Baden-Durlach) Maria Vittoria d'Arenberg (Baden-Baden) |
Successore | Stefania di Beauharnais come granduchessa di Baden |
Margravia consorte di Baden-Durlach | |
In carica | 28 gennaio 1751 – 21 ottobre 1771 |
Predecessore | Maddalena Guglielmina di Württemberg |
Successore | sé stessa come margravia di Baden |
Nascita | Palazzo di Darmstadt, 11 luglio 1723 |
Morte | Parigi, 8 aprile 1783 |
Casa reale | Assia-Darmstadt per nascita Zähringen per matrimonio |
Padre | Luigi VIII d'Assia-Darmstadt |
Madre | Carlotta di Hanau-Lichtenberg |
Consorte di | Carlo Federico di Baden |
Figli | Carlo Luigi Federico Luigi |
Religione | Luteranesimo |
Carolina Luisa d'Assia-Darmstadt (Darmstadt, 11 luglio 1723 – Parigi, 8 aprile 1783) fu una principessa della casa d'Assia-Darmstadt e Margravia di Baden-Durlach, ed insieme alla cognata Carolina, una delle principesse più colte del suo tempo.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Infanzia
[modifica | modifica wikitesto]Era figlia di Luigi VIII d'Assia-Darmstadt, Langravio d'Assia-Darmstadt dal 1739 al 1768, e di Carlotta di Hanau-Lichtenberg.
Matrimoni mancati
[modifica | modifica wikitesto]Dopo la morte della madre, lei ed i suoi fratelli furono cresciuti dai nonni materni a Buchsweiler. Si pensò di darla in sposa al Duca di Cumberland, ma il progetto fallì. Dal canto suo, un altro candidato, il Principe Ereditario di Schwarzburg-Rudolstadt rifiutò di prenderla in sposa, dopo aver chiesto la sua mano.
Margravia di Baden
[modifica | modifica wikitesto]Il 28 gennaio 1751 Carolina sposò a Darmstadt Carlo Federico di Baden, Margravio di Baden-Durlach dal 1738 al 1771 e Granduca di Baden dal 1771 sino alla sua morte.
Divenuta margravia di Baden, Carolina introdusse a Karlsruhe, fondata nel 1715 e divenuta la nuova sede della Corte di Baden, lo stile di corte di suo nonno. Grazie al suo impegno, la corte divenne infatti un centro di studi umanistici e culturali.
La stessa Carolina era una donna molto colta. Parlava cinque lingue ed era esperta in molte branche del sapere. Ardente ammiratrice di Voltaire, intrattenne con lui una vivace corrispondenza.
Sotto la sua guida la corte di Baden si sviluppò enormemente, sino a divenire uno dei principali centri artistici e culturali della Germania. Tra i suoi ospiti figurarono, oltre a Voltaire, altri insigni esponenti della cultura dell'epoca, come Johann Gottfried von Herder, Johann Caspar Lavater, Johann Wolfgang von Goethe, Friedrich Gottlieb Klopstock, Christoph Willibald Gluck e Christoph Martin Wieland.
Talvolta Carolina era solita suonare il clavicembalo nella Cappella di Corte, che fu da lei e dal marito promossa e sviluppata. Inoltre fu un'artista di talento e sono sopravvissute numerose opere in sanguigna e pastello da lei stessa dipinte. Fu membro dell'Accademia di Belle Arti di Copenaghen.
La Margravia aveva una particolare predilezione per le scienze naturali e s'occupò intensamente di botanica, zoologia, fisica, medicina, mineralogia, geologia e chimica. Durante i suoi soggiorni nel Castello di Karlsruhe era solita chiudersi in uno studio ed in un laboratorio, da lei installati, in cui conduceva esperimenti. Linneo chiamò in suo onore la Pachira aquatica Principessa Carolinea. La stessa Carolina pose mano al progetto di un'ampia enciclopedia botanica, dotata di illustrazioni delle specie vegetali, seguite da un'esposizione del sistema di Linneo.
Tuttavia l'impresa non andò in porto per mancanza di finanziatori. L'enorme interesse di Carolina per questa branca del sapere è data dal fatto che il botanico di Halle, Friedrich Wilhelm von Leysser s'occupò di accumulare per suo conto, nel corso degli anni, una collezione di minerali. Per quanto concerne il suo patrimonio, Carolina s'occupò personalmente della gestione delle sue proprietà, poste sulla riva destra del Reno, amministrandole con grande successo. Esigette che si coltivasse frumento, impiantò un saponificio e una manifattura di candele.
Malattia e morte
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1779, a seguito di una caduta dalle scale, la sua salute si deteriorò. Durante un viaggio a Parigi, accompagnata dal figlio Federico, venne colpita da un ictus, spegnendosi in questa città.
Il cosiddetto "Gabinetto Mahlarey" e il Gabinetto Naturalistico di Carolina Luisa costituirono la base per l'odierna Staatliche Kunsthalle Karlsruhe ed lo Staatliches Museum für Naturkunde Karlsruhe.[1].
Il marito Carlo Federico si risposò il 24 novembre 1787 con Luisa Carolina di Geyersberg dalla quale ebbe altri figli.
Discendenza
[modifica | modifica wikitesto]Carolina diede al marito quattro figli[2]:
- Carlo Ludovico (Karlsruhe, 14 febbraio 1755-Arboga, 16 dicembre 1801), sposò la cugina Amalia d'Assia-Darmstadt; dopo la morte del Granduca Carlo Federico, avvenuta il 10 giugno 1811 a Karlsruhe, suo figlio Carlo II ereditò il titolo di Granduca di Baden;
- Federico (Karlsruhe, 29 agosto 1756- Karlsruhe, 28 maggio 1817);
- Ludovico Guglielmo (Karlsruhe, 9 febbraio 1763- Karlsruhe, 30 marzo 1830);
- Luisa Carolina (Karlsruhe, 8 gennaio 1767- Karlsruhe, 11 gennaio 1767).
Ascendenza
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]in lingua tedesca:
- Karl Obser, Karoline Luise (Markgräfin von Baden), in Allgemeine Deutsche Biographie (ADB), Band 55. Duncker & Humblot, Leipzig 1910, S. 510–513.
- Claudia Kollbach, Karoline Luise von Baden-Durlach als Mutter ihrer kranken Kinder. Medizinische Praktiken als Teil der Prinzenerziehung in der zweiten Hälfte des 18. Jahrhunderts, in: "Zeitenblicke 4" (2005), Nr. 3 (Volltext)
- Jan Lauts, Der Monogrammist FR von 1760: Johann Friedrich Reiffenstein und seine Schülerin Markgräfin Karoline Luise von Baden, 1982
- Jan Lauts, Karoline Luise von Baden: ein Lebensbild aus der Zeit der Aufklärung, Müller, 1980
- Annelis Schwarzmann, Badisches Landesmuseum Karlsruhe: Caroline Luise, Markgräfin von Baden, 1723-1783: Ausstellung anlässlich der 200. Wiederkehr ihres Todesjahres, K. Theiss, 1983
Altri progetti
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Controllo di autorità | VIAF (EN) 25396223 · ISNI (EN) 0000 0001 1114 3160 · CERL cnp00584197 · ULAN (EN) 500115710 · LCCN (EN) n81092513 · GND (DE) 118667211 · BNF (FR) cb119661344 (data) · J9U (EN, HE) 987007263781805171 |
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