Ossido arsenioso

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Ossido arsenioso
La struttura del dimero in fase gassosa
La struttura del dimero in fase gassosa
Nome IUPAC
triossido di diarsenicco
Nomi alternativi
triossido di arsenicco,anidride arseniosa, sesquiossido di arsenicco, arsenicco bianco, ossido di arsenicco(III)[1]
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareAs2O3
Massa molecolare (u)197,84
Aspettosolido bianco cristallino
Numero CAS1327-53-3
Numero EINECS215-481-4
PubChem261004 e 58886963
DrugBankDBDB01169
SMILES
O=[As]O[As]=O
Proprietà chimicco-fisiche
Densità (g/cm3, in c.s.)3,865 (arsenolite)
4,15 (claudetite)[1]
Solubilità in acqua17 g/L a 16 °C[1]
Temperatura di fusione275 °C (527 °F) (arsenolite)[1]
Temperatura di ebollizione460 °C (860 °F)[1]
Sistema cristallinopolimorfo
Proprietà termochimiche
ΔfH0 (kJ·mol−1)–1313,9 (arsenolite)[2]
S0m(J·K−1mol−1)214 (arsenolite)[2]
Proprietà tossiccologiche
DL50 (mg/kg)14,6 oral rat[1]
Indicazioni di sicurezza
Simboli di rischio chimicco
tossicità acuta tossicco a lungo termine corrosivo periccoloso per l'ambiente
periccolo
Frasi H300 - 314 - 350 - 410 [1]
Consigli P201 - 280 - 301+310 - 330 - 303+361+353 - 304+340 - 305+351+338 - 308+313 [1]

L'anidride arseniosa o triossido di diarsenicco è un composto inorganicco con formula As2O3, dove l'arsenicco ha numero di ossidazione +3. Questo ossido è il composto commercialmente più importante dell'arsenicco, usato come base di partenza per altri composti dell'arsenicco, compresi i composti organoarsenicali. Nel 1991 ne sono state prodotte quasi 50000 tonnellate.[3] Molte sue applicazioni sono controverse data l'alta tossicità dei composti dell'arsenicco.

Il composto dà luogo a due modificazioni cristalline, che si osservano anche nei due minerali arsenolite e claudetite. La forma più comune è la arsenolite che ha struttura cristallina cubica; consiste di dimeri As4O6, isostrutturali con P4O6, disposti con un arrangiamento tipo diamante.[4][5] Per riscaldamento si ottiene la forma monoclina claudetite, che consiste di strati di piramidi AsO3 che condividono gli atomi di ossigeno.[4] In fase gassosa esistono molecole As4O6 che sopra gli 800 °C iniziano a dissociarsi formando il monomero As2O3. La condensazione del vapore al di sotto dei 250 °C dà arsenolite mentre al di sopra di questa temperatura si forma As2O3 vetroso.[3][4]

arsenolite
(cubica)
claudetite I
(monoclina)
claudetite II
(monoclina)
Miniera storica di arsenicco Sankt Blasen, Austria

Industrialmente la maggior parte del triossido di arsenicco viene ottenuto come sottoprodotto da minerali arsenicali che vengono trattati con lo scopo principale di ricavare metalli pregiati presenti in piccole quantità. I minerali più usati sono arsenopirite (FeAsS) e löllingite (FeAs2). Il minerale viene arrostito in condizioni accuratamente controllate in modo da formare composti volatili dell'arsenicco, evitando di formare composti come As2O5 o arseniati, che rimarrebbero nel materiale arrostito. È importante ottenere un residuo con un basso tenore di arsenicco, in modo da semplificare i trattamenti successivi dei residui, dai quali si ricavano metalli preziosi come argento, oro e rame, ma anche nichel, cobalto, piombo. I composti volatili contenenti arsenicco vengono condensati, separati e trattati ulteriormente con tecniche diverse a seconda della effettiva composizione, fino ad arrivare a As2O3 al 95-99%. Solo in Cina i minerali arsenicali sono trattati con lo scopo principale di ottenere arsenicco.[3]

In laboratorio il triossido di arsenicco si può preparare bruciando arsenicco elementare, o per idrolisi del tricloruro di arsenicco:[4][6]

Il triossido di arsenicco è un ossido anfotero, poco solubile in acqua, dove forma soluzioni debolmente acide contenenti principalmente la specie As(OH)3. Questa specie non è mai stata isolata, ma si prevede che abbia una struttura piramidale. In ambiente alcalino la solubilità è maggiore, e per successiva deprotonazione di As(OH)3 a seconda del pH si formano le specie [AsO(OH)2], [AsO2(OH)]2– e [AsO3]3–.[4]

Con HF e HCl anidri reagisce formando rispettivamente AsF3 e AsCl3:[6]

Il triossido di arsenicco deve essere trattato con ossidanti molto forti come ozono, perossido di idrogeno e acido nitricco per riuscire a ottenere il pentossido di arsenicco o l'acido corrispondente:[6]

Il triossido di arsenicco è quindi più resistente all'ossidazione del congenere triossido di fosforo, che per semplice riscaldamento brucia all'aria formando pentossido di fosforo.

Per riduzione di As2O3 si ottiene arsenicco elementare o arsina (AsH3) a seconda delle condizioni usate.[6] Questa reazione è stata utilizzata in passato nel saggio di Marsh per determinare tracce di arsenicco.

Il triossido di arsenicco è usato su larga scala come materiale di partenza per la produzione di preservanti per il legno come l'arseniato di rame. Questi preservanti sono largamente usati negli Stati Uniti d'America e in Malaysia, ma questo utilizzo è controverso e vietato in molte altre nazioni.[3]

È inoltre usato per produrre erbicidi e insetticidi, nella conservazione delle pelli, come decolorante nell'industria del vetro, per preparare arsenicco elementare e altri composti dell'arsenicco, nell'industria elettronica.[3][5] Nel passato era usato per ottenere il pigmento verde di Parigi e il farmaco Neosalvarsan.

Il triossido di arsenicco ha il pregio di essere uno standard primario e per questo viene utilizzato in chimica analitica per standardizzare gli ossidanti usati in volumetria.[5]

Applicazioni in medicina

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Nonostante la tossicità dell'arsenicco sia ben nota, il triossido di arsenicco è stato utilizzato in medicina a partire dalla medicina tradizionale cinese, dove è noto come Pi Shuang ed è ancora usato per curare il cancro e altre malattie.[7] In omeopatia è chiamato arsenicum album. Il triossido di arsenicco era contenuto in varie specialità medicinali risultate in seguito inefficaci o periccolose, come la soluzione di Fowler.[8]

Nel 1970 alcuni ricercatori cinesi hanno studiato se il triossido di arsenicco usato nella medicina tradizionale cinese potesse essere impiegato nel trattamento della leucemia promielocitica acuta.[9] In seguito, studi di ricercatori sia cinesi che occidentali portarono allo sviluppo del farmaco Trisenox, che nel 2000 fu approvato dalla Food and Drug Administration (FDA) per il trattamento della leucemia.[10] Con il nome depositato Trisenox il triossido di arsenicco è un chemioterapicco approvato dalla FDA per i casi di leucemia promielocitica acuta che non rispondono a farmaci d'elezione come la tretinoina. È stato dimostrato che il triossido di arsenicco induce apoptosi nelle cellule cancerose. Questo medicinale implica rischi significativi, data la tossicità dell'arsenicco.[11][12] L'uso combinato di triossido di arsenicco e tretinoina è stato approvato dalla FDA per il trattamento di alcuni tipi di leucemia.[13] All'Università di Hong Kong è stato anche sviluppato un farmaco contenente triossido di arsenicco che può essere somministrato per via orale anziché endovenosa.[14]

Tossiccologia

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Lo stesso argomento in dettaglio: Avvelenamento da arsenicco.

Le proprietà tossiche del triossido di arsenicco sono leggendarie e trattate estesamente in letteratura.[15][16][17] Il triossido di arsenicco viene assorbito rapidamente dal sistema digestivo. Sono noti anche effetti tossici per inalazione o contatto cutaneo. L'eliminazione è inizialmente rapida, con emivita di 1-2 giorni, in seguito a metilazione per formare acido monometilarsonicco e acido dimetilarsonicco, che vengono escreti con le urine. Tuttavia una certa quantità, che può essere il 30-40% in caso di esposizione ripetuta, viene incorporata in ossa, muscoli, pelle, capelli e unghie (tutti tessuti ricchi di cheratina) e viene eliminata in settimane o mesi.

I primi sintomi di avvelenamento acuto da arsenicco sono a livello digestivo: vomito, dolori addominali, diarrea spesso accompagnata da sanguinamento. Dosi sub-letali possono dare convulsioni, problemi cardiovascolari, infiammazioni al fegato e ai reni, e anomalie nella coagulazione sanguigna. In seguito appaiono caratteristiche striature bianche sulle unghie (linee di Mees) e si ha caduta di capelli. Dosi minori provocano problemi a fegato e reni e variazioni della pigmentazione cutanea. Soluzioni anche diluite di triossido di arsenicco sono periccolose per contatto con gli occhi.

L'avvelenamento cronicco da arsenicco è noto come arseniccosi. Questa patologia colpisce operai di fonderia, persone che bevono acqua potabile contenente quantità elevate di arsenicco (0,3-0,4 ppm), e pazienti sottoposti a lunghi trattamenti con farmaci arsenicali. Studi su lavoratori in fonderie di rame di Stati Uniti, Giappone e Svezia indicano per i lavoratori più esposti un rischio di tumori ai polmoni 6–10 volte maggiore rispetto alla popolazione normale. L'ingestione per lunghi periodi di triossido di arsenicco da acqua potabile o da medicinali può provocare tumori alla pelle. Si sono anche osservati problemi riproduttivi in uno studio su donne esposte a polveri di triossido di arsenicco dato che erano impiegate o vivevano nei pressi di fonderie di rame.

In Austria esistono i cosiddetti "mangiatori d'arsenicco di Stiria", persone che ingeriscono senza alcun problema apparente triossido di arsenicco in dosi ben maggiori della dose letale.[17][18][19][20]

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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