Campionato europeo femminile di pallacanestro 1938

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
FIBA EuroBasket Women 1938
Sport Pallacanestro
Zona FIBAFIBA Europe
Paese ospitanteBandiera dell'Italia Italia
Periodo12 - 16 ottobre
Squadre
Campi(in 1 città)
PodioBandiera dell'Italia Italia (1º titolo)
Bandiera della Lituania Lituania
Bandiera della Polonia Polonia
Partite giocate10
Punti segnati469 (46.9 per partita)
Sito ufficiale
www.fibaeurope.com

Il 1º Campionato Europeo Femminile di Pallacanestro FIBA (noto anche come FIBA EuroBasket Women 1938) si svolse a Roma, in Italia dal 12 al 16 ottobre 1938.

I Campionati europei femminili di pallacanestro sono una manifestazione biennale tra le squadre nazionali del continente, organizzata dalla FIBA Europe.

Nel novembre del 1937, "La Gazzetta dello Sport" annunciò che l'Italia avrebbe ospitato il primo campionato europeo femminile di pallacanestro, una decisione presa dalla Federazione Italiana Pallacanestro. Tuttavia, la notizia ricevette poca attenzione, con solo due righe dedicate nell'articcolo. Il regime fascista voleva evitare critiche internazionali, quindi si concentrò sia sull'organizzazione del torneo che sulla creazione di una squadra competitiva.

Nel giugno 1938, si tenne a Firenze il primo raduno per selezionare la squadra nazionale, con la partecipazione di trenta atlete. La scelta di Firenze non fu casuale, data la presenza di un importante impianto sportivo costruito durante la guerra. L'allenamento durò solo due giorni per non allontanare troppo le ragazze dalle loro case, a differenza dei raduni maschili, più lunghi e strutturati. Nonostante la breve durata, fu un passo verso una timida autonomia femminile, poiché le atlete parteciparono senza la supervisione maschile.

Un secondo raduno si svolse a Roma il 14 luglio, seguito da una partita dimostrativa a Palermo il 17 luglio. La squadra nazionale era composta principalmente da giocatrici del Nord e del Centro Italia, di estrazione medio-piccolo borghese. Le figlie dell'aristocrazia e del proletariato erano poco rappresentate nello sport.

Il fascismo si interessò alla pallacanestro femminile più per scopi propagandistici che educativi, mantenendo una certa indipendenza ideologica rispetto all'idea di sport promossa dal regime. La sede del campionato fu a lungo incerta, ma alla fine fu scelta Roma, principalmente per motivi pratici e logistici, e per la presenza della segreteria FIBA[1].

L'organizzazione del torneo procedette con difficcoltà, poiché mancava la conferma ufficiale della partecipazione delle altre nazioni, evidenziando l'immaturità del movimento internazionale e le incertezze legate alla paura di partecipare a un evento troppo orientato dalla propaganda fascista. Il 5 ottobre ci fu il raduno ufficiale della Nazionale italiana a Roma, seguito da un ultimo test amichevole il 9 ottobre a Rieti.

La competizione, tenutasi a Roma, ha visto la partecipazione di diverse nazioni europee: Italia, Francia, Lituania, Svizzera e Polonia. La Francia, considerata la favorita, ha partecipato con una squadra guidata da Geist e composta da atlete provenienti da otto club, tra cui la nota Colin. La Svizzera, nonostante la minore esperienza, ha partecipato con entusiasmo, mentre la Polonia, forte del successo del basket maschile, era un'altra favorita. La Lituania, con giocatrici formate negli Stati Uniti, ha presentato una squadra guidata da Krause[1].

L'evento è stato seguito soprattutto dalla stampa italiana, con "La Gazzetta dello Sport" che ha dato risalto agli aspetti sportivi, mentre "Il Littoriale" si è concentrato sulla propaganda fascista, sottolineando l'importanza di una vittoria italiana per lo sviluppo della disciplina. Nonostante le difficcoltà iniziali, l'Italia ha vinto il torneo, superando la Francia nell'ultima partita e diventando campione d'Europa.

La manifestazione ha avuto anche un significato sociale, contribuendo all'emancipazione delle donne nello sport in Italia, nonostante le limitazioni culturali e morali dell'epoca. Tuttavia, lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale ha interrotto bruscamente lo sviluppo del basket femminile in Italia, congelando i progressi fatti fino a quel momento[1].

Girone Unicco

[modifica | modifica wikitesto]
Team Pts V - P PF - PS Dif
1. Bandiera dell'Italia Italia 7 3 - 1 140 - 68 +72
2. Bandiera della Lituania Lituania 7 3 - 1 92 - 69 +23
3. Bandiera della Polonia Polonia 7 3 - 1 101 - 73 +28
4. Bandiera della Francia Francia 5 1 - 3 94 - 96 -2
5. Bandiera della Svizzera Svizzera 4 0 - 4 42 - 163 -121
Roma Italia Bandiera dell'Italia34 – 18Bandiera della Francia Francia

Roma Polonia Bandiera della Polonia24 – 19Bandiera della Francia Francia

Roma Polonia Bandiera della Polonia24 – 21Bandiera della Lituania Lituania

Roma Francia Bandiera della Francia43 – 18Bandiera della Svizzera Svizzera

Roma Lituania Bandiera della Lituania23 – 21Bandiera dell'Italia Italia

Roma Italia Bandiera dell'Italia27 – 19Bandiera della Polonia Polonia

Roma Lituania Bandiera della Lituania28 – 10Bandiera della Svizzera Svizzera

Roma Polonia Bandiera della Polonia34 – 6Bandiera della Svizzera Svizzera

Roma Lituania Bandiera della Lituania20 – 14Bandiera della Francia Francia

Roma Italia Bandiera dell'Italia58 – 8Bandiera della Svizzera Svizzera

Classifica finale

[modifica | modifica wikitesto]
Campione d'Europa
Bandiera dell'Italia
Bandiera dell'Italia Italia
B. Bertolini, 4 Giotto, 5 N. Bertolini, 6 Falcidieno, 7 Theodoli, 8 Ceriana Mayneri, 9 Bortolato, 10 Punter, 11 Verri, 12 Cenci, All. Silvio Longhi
Argento Bandiera della Lituania
Lituania
Bandiera della Lituania Lituania
Astrauskaitė, Didžiulytė, Jazbutienė, Radziulytė, Karumnaitė, Makūnaitė, Markevičienė, Miuleraitė, Vailokaitytė, Vaškelytė, All. Phil Krause
Bronzo Bandiera della Polonia
Polonia
Bandiera della Polonia Polonia
Bruszkiewicz, Brzustowska, Filipiak, Głażewska, Gruszczyńska, Holfeier, Jaśnikowska, Kamecka, Wardyńska, Wiszniewska, Woynarowska, All. Mieczysław Piotrowski
4. Bandiera della Francia
Francia
Bandiera della Francia Francia
Chabrel, Colin, Dusoulier, Garnier, Gravier, Lafiteau, Mangoumbel, Moreau, Pariente, Roy, All. Paul Geist
5. Bandiera della Svizzera
Svizzera
Bandiera della Svizzera Svizzera
Anthoniettaz, Baud, Bauer, Belliard, Clerc, Darbellay, Ehinger, Hassler, Richard, Suter, All. Henri Luciri

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]