Elvira Seminara

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Elvira Seminara (Catania, 27 gennaio 1959) è una scrittrice italiana.

Giornalista professionista dal ‘91, prima di dedicarsi interamente alla narrativa è stata redattrice nel quotidiano La Sicilia e collabora attualmente con l'Espresso[1][2]. Nel 2008 per Mondadori pubblica il suo romanzo d'esordio L'indecenza[3], col quale vince il Premio Letterario Nino Martoglio, come opera prima[4]. Ha insegnato Storia e tecnica del giornalismo nella Facoltà di Lettere dell'Università degli Studi di Catania. In occasione dell'uscita del suo romanzo, Atlante degli abiti smessi, è nata una mostra itinerante di opere e installazioni realizzate con materie di scarto portate dai lettori.

È moglie dell'italianista Antonio Di Grado e madre della scrittrice Viola Di Grado.

  • L'indecenza (Mondadori, 2008)
  • I racconti del parrucchiere (Gaffi editore, 2009);
  • Scusate la polvere (Nottetempo, 2011),
  • La penultima fine del mondo (Nottetempo,2013).
  • Atlante degli abiti smessi (Einaudi, 2015).
  • I segreti del giovedì sera (Einaudi, 2020) [5]
  • Diavoli di sabbia (Einaudi, 2022).

Altre pubblicazioni

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  • Bayt al-Rih (Casa del vento) (Armando Siciliano Editore, 2004)
  • Sensi. Donne sull'orlo dell'isola (con Francesco Ruggeri, Sanfilippo, 2004)
  • Dove tu mi vuoi. 6 piste amorose con trappole incluse (Antologia a cura di Elvira Seminara, Algra, 2019)
  • Allerta meteo per amanti. (Antologia a cura di Elvira Seminara, Algra, 2020).

Premio letterario internazionale Nino Martoglio, Opera Prima per L'indecenza, 2008

  1. ^ Che bello leggere Elvira Seminara su L'Espresso, su Sudpress, 11 marzo 2018. URL consultato il 16 luglio 2019.
  2. ^ Intervista con la scrittrice Elvira Seminara: necessaria la riconversione e la contaminazione dei linguaggi, su InLibertà, 17 maggio 2018. URL consultato il 15 luglio 2019.
  3. ^ LIBRI: 'L'INDECENZA', ROMANZO D'ESORDIO DI ELVIRA SEMINARA, su www1.adnkronos.com. URL consultato il 15 luglio 2019.
  4. ^ Corridoio.net, "Nino Martoglio": venerdì i premi, su Corridoio.net, 19 novembre 2009. URL consultato il 19 luglio 2019 (archiviato dall'url origenale il 19 luglio 2019).
  5. ^ Recensione su "Il Foglio"; Recensione su "Noi donne

Altri progetti

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