Coordinate: 45°48′N 8°34′E

Ranco: differenze tra le versioni

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|Panorama=Ranco Chiesa 1.psd.jpg
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|Didascalia=Scorcio con [[Chiesa dei Santi Martino e Lorenzo (Ranco)|la chiesa parrocchiale]]
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|Bandiera=Ranco-Gonfalone.png
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|Stato=ITA
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|Grado amministrativo=3
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|Divisione amm grado 1=Lombardia
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|Divisione amm grado 2=Varese
|Divisione amm grado 2=Varese
|Amministratore locale=Francesco Cerutti
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|Data elezione=27-5-2019<ref>[https://www.varesenews.it/2019/05/quorum-raggiunto-primi-14-quasi-sindaci/824049/ Quorum raggiunto: ecco i primi 14 (quasi) sindaci] - ''[[VareseNews]]'', 27 mag 2019</ref>
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|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2019gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 31 dicembre 2019.
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens/index.php?anno=2020&lingua=ita Dato Istat] - Popolazione residente al 31 dicembre 2020 (dato provvisorio).
|Aggiornamento abitanti=31-12-2019
|Aggiornamento abitanti=31-12-2020
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|Sottodivisioni=Uponne
|Divisioni confinanti=[[Angera]], [[Ispra]], [[Lesa]] (NO), [[Meina]] (NO)
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|Patrono=san Lorenzo Martire
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'''Ranco''' (''Rànc'' in [[dialetto varesotto]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:1310}} abitanti della [[provincia di Varese]] in [[Lombardia]] che si affaccia direttamente sulle sponde lombarde del [[Lago Maggiore]].
'''Ranco''' (''Rànc'' in [[dialetto varesotto]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:1282}} abitanti della [[provincia di Varese]] in [[Lombardia]] che si affaccia direttamente sulle sponde lombarde del [[Lago Maggiore]].


== Geografia e geologia ==
== Geografia fisica ==
Ranco è un paese situato a 214 metri [[Livello del mare|sopra il livello del mare]], che sorge sulle sponde [[Lombardia|lombarde]] del [[Lago Maggiore]] tra i comuni di [[Ispra]] e di [[Angera]]. Il comune si sviluppa tra il colle di San Quirico e il [[promontorio]] meridionale del [[Parco del Golfo della Quassa]]<ref>{{Cita news|autore=Redazione Varese News|titolo=Il “Golfo della Quassa” diventa un parco protetto|pubblicazione=varesenews.it|data=10 novembre 2005}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.comune.ranco.va.it/c012116/zf/index.php/servizi-aggiuntivi/index/index/idtesto/20106|titolo=Il Golfo della Quassa|autore=|editore=|data=|accesso=17 maggio 2016}}</ref><ref name=":1">{{Cita web|url=http://www.itinerariesapori.it/itinerario-lago-maggiore-sud/ranco.htm|titolo=Ranco|autore=|editore=|data=|accesso=17 maggio 2016}}</ref>.
Ranco è un paese situato a 214 metri [[Livello del mare|sopra il livello del mare]], che sorge sulle sponde [[Lombardia|lombarde]] del [[Lago Maggiore]] tra i comuni di [[Ispra]] e di [[Angera]]. Il comune si sviluppa tra il colle di San Quirico e il [[promontorio]] meridionale del [[Parco del Golfo della Quassa]]<ref>{{Cita news|autore=Redazione Varese News|titolo=Il “Golfo della Quassa” diventa un parco protetto|pubblicazione=Varese News|data=10 novembre 2005}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.comune.ranco.va.it/c012116/zf/index.php/servizi-aggiuntivi/index/index/idtesto/20106|titolo=Il Golfo della Quassa|accesso=17 maggio 2016}}</ref><ref name=":1">{{Cita web|url=http://www.itinerariesapori.it/itinerario-lago-maggiore-sud/ranco.htm|titolo=Ranco|accesso=17 maggio 2016}}</ref>.


=== I massi erratici ===
===Geologia===
==== I massi erratici ====
{{vedi anche|Monumento naturale regionale del Sasso Cavallaccio}}
{{vedi anche|Monumento naturale regionale del Sasso Cavallaccio}}


In generale, tutta la sponda lombarda del [[Lago Maggiore]] è ricca di [[Masso erratico|massi erratici]]. Per la sua particolare [[orografia]], però, Ranco ne ha accumulati il maggior numero. Il materiale [[Detrito|detritico]], originato dalle [[Frana|frane]] avvenute sulle [[Alpi]], per mezzo delle [[Glaciazione|glaciazioni]] si è infatti incagliato più frequentemente sul versante settentrionale del colle di San Quirico, nei pressi di Ranco<ref name=":1" /><ref>{{Cita web|url=http://www.comune.ranco.va.it/c012116/zf/index.php/servizi-aggiuntivi/index/index/idtesto/20100|titolo=Il paese dei massi erratici|autore=|editore=|data=|accesso=17 maggio 2016}}</ref>. Di questi massi, il più famoso è il [[Monumento naturale regionale del Sasso Cavallaccio|''Sasso Cavalaccio'']] o "''Sass Cavalasc''", [[monumento naturale]] ai sensi della Legge Regionale n. 86 del 1983, adagiato sulla riva del [[Lago Maggiore]]<ref name=":1" />. Esistono degli itinerari specifici per ricercare queste antichissime testimonianze [[Geologia|geologiche]]<ref name=":0" />.
In generale, tutta la sponda lombarda del [[Lago Maggiore]] è ricca di [[Masso erratico|massi erratici]]. Per la sua particolare [[orografia]], però, Ranco ne ha accumulati il maggior numero. Il materiale [[Detrito (geologia)|detritico]] originato dalle [[Frana|frane]] avvenute sulle [[Alpi]], per mezzo delle [[Glaciazione|glaciazioni]] si è infatti incagliato più frequentemente sul versante settentrionale del colle di San Quirico, nei pressi di Ranco<ref name=":1" /><ref>{{Cita web|url=http://www.comune.ranco.va.it/c012116/zf/index.php/servizi-aggiuntivi/index/index/idtesto/20100|titolo=Il paese dei massi erratici|autore=|editore=|data=|accesso=17 maggio 2016}}</ref>. Di questi massi, il più famoso è il [[Monumento naturale regionale del Sasso Cavallaccio|Sasso Cavalaccio]] o ''Sass Cavalasc'', [[monumento naturale]] ai sensi della [[Legge regionale]] n. 86 del 1983, adagiato sulla riva del [[Lago Maggiore]]<ref name=":1" />. [https://prolocoranco.it/InformazionituristichediRancoedintorni/Rancoilpaesedeimassierratici Esistono degli itinerari specifici] per ricercare queste antichissime testimonianze [[Geologia|geologiche]]<ref name=":0" />.


== Origini del nome ==
== Origini del nome ==
Il nome "Ranco" deriva dal verbo "rancàr" o "roncàr" che significa abbattere, disboscare e bruciare [[Bosco|boschi]]<ref name=":0">{{Cita web|url=http://www.lagomaggiore.net/ranco.htm|titolo=Ranco|autore=|editore=|data=|accesso=17 maggio 2016}}</ref>.
Il nome "Ranco" deriva dal verbo ''rancàr'' o ''roncàr'' che significa "abbattere", "disboscare e bruciare [[Bosco|boschi]]"<ref name=":0">{{Cita web|url=http://www.lagomaggiore.net/ranco.htm|titolo=Ranco|accesso=17 maggio 2016}}</ref>.


== Storia ==
== Storia ==
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{{vedi anche|Battaglia della Guazzera}}
{{vedi anche|Battaglia della Guazzera}}


Le sorti e le vicende di Ranco hanno sempre seguito quelle del limitrofo [[feudo]] di [[Angera]] e della sua [[Rocca Borromea di Angera|Rocca]]. Nell'anno [[1276]], infatti, proprio a Ranco venne combattuta tra i [[Visconti]] e i [[Della Torre|Torriani]] la [[Battaglia della Guazzera]]. Nel [[XIV secolo|trecento]] le aree di Ranco erano in parte di proprietà del [[monastero]] degli Umiliati di S. Lorenzo di [[Cannobio|Cannobbio]] e in parte era feudo di [[Gian Galeazzo Visconti]], [[Governanti di Milano|duca di Milano]]. Nei secoli successivi tutto il territorio di Ranco passò sotto il dominio dei [[Borromeo]], [[Feudatario|feudatari]] di [[Angera]]<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.ranco.va.it/c012116/zf/index.php/servizi-aggiuntivi/index/index/idtesto/20095|titolo=Un po' di storia|autore=|editore=|data=|accesso=17 maggio 2016}}</ref>.
Le sorti e le vicende di Ranco hanno sempre seguito quelle del limitrofo [[feudo]] di [[Angera]] e della sua [[Rocca Borromea di Angera|Rocca]]. Nell'anno [[1276]], infatti, proprio a Ranco venne combattuta tra i [[Visconti]] e i [[Della Torre|Torriani]] la [[Battaglia della Guazzera]]. Nel [[XIV secolo|trecento]] le aree di Ranco erano in parte di proprietà del [[monastero]] degli Umiliati di S. Lorenzo di [[Cannobio|Cannobbio]] e in parte era feudo di [[Gian Galeazzo Visconti]], [[Governanti di Milano|duca di Milano]]. Nei secoli successivi tutto il territorio di Ranco passò sotto il dominio dei [[Borromeo]], [[Feudatario|feudatari]] di [[Angera]]<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.ranco.va.it/c012116/zf/index.php/servizi-aggiuntivi/index/index/idtesto/20095|titolo=Un po' di storia|accesso=17 maggio 2016}}</ref>.


Il Comune di Ranco e la sua frazione di ''Uponne'' (nome derivante da "Aupone", guerriero del X secolo) vennero annesse ad [[Angera]] sia da [[Napoleone]] <nowiki/>([[1809]]) sia da [[Mussolini]] (1928). In entrambi i casi, tuttavia, venne ripristinato come comune autonomo al cambio di regime politico, rispettivamente nel [[1816]] e nel [[1956]]<ref name=":1" />.
Il comune di Ranco e la sua frazione di Uponne (nome derivante da ''Aupone'', guerriero del X secolo) vennero annesse ad [[Angera]] sia da [[Napoleone]] ([[1809]]) sia da [[Mussolini]] (1928). In entrambi i casi, tuttavia, venne ripristinato come comune autonomo al [[cambio di regime]] politico, rispettivamente nel [[1816]] e nel [[1956]]<ref name=":1" />.

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Nell'[[anno scolastico]] 1940-1941 [[Gianni Rodari|Giovanni Rodari]] fu maestro alle [[Scuola primaria in Italia|Scuole Elementari]] di Ranco (allora frazione di [[Angera]]). Insegnò agli alunni della terza e della quarta [[Scuola primaria in Italia|elementare]] e ne diresse gli scrutini in prima e in seconda sessione<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.ranco.va.it/c012116/zf/index.php/servizi-aggiuntivi/index/index/idtesto/20195|titolo=Il giovane Rodari: da Omegna a Ranco|autore=Vittorio Vezzetti|accesso=17 maggio 2016}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.varesenews.it/2010/05/il-pescatore-di-rodari-era-uno-di-noi/147580/|titolo=Il pescatore di Rodari era uno di noi|data=17 maggio 2010|accesso=17 maggio 2016}}</ref>.


=== Simboli ===
=== Simboli ===
; Stemma
All'interno dello stemma del comune di Ranco, concesso con [[Decreto del presidente della Repubblica|D.P.R.]] del 10 luglio [[1962]], vi sono due simboli che rappresentano le due storiche e tradizionali attività dei ranchesi: una vite che, con un [[Racemo (botanica)|grappolo]] d'[[uva]], cresce su un terrazzo verde e che simboleggia l'[[agricoltura]]; mentre il pesce color argento, indica la [[pesca (attività)|pesca]].
All'interno dello stemma del comune di Ranco, concesso assieme al gonfalone con [[Decreto del presidente della Repubblica|D.P.R.]] del 10 luglio [[1962]]<ref>{{cita web|url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?2531 |titolo= Ranco |sito= Archivio Centrale dello Stato |accesso= 24 dicembre 2023 }}</ref>, vi sono due simboli che rappresentano le due storiche e tradizionali attività dei ranchesi: una vite che, con un [[Racemo (botanica)|grappolo]] d'[[uva]], cresce su un terrazzo verde e che simboleggia l'[[agricoltura]]; mentre il pesce color argento, indica la [[pesca (attività)|pesca]].


La [[blasonatura]] è la seguente:
La [[blasonatura]] è la seguente:
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{{Citazione|[[Troncato]]: nel primo, d'azzurro, al [[Vite (araldica)|tralcio di vite]], fruttato di un grappolo d'[[Uva (araldica)|uva]] nera, sinistrata da un pampino di verde, ed accollato ad un paletto fondato su [[Terrazzo (araldica)|terrazzo]] dell'ultimo; nel secondo, d'argento ondato d'azzurro, al [[Pesce (araldica)|pesce]] natante al naturale. Ornamenti esteriori di Comune.<ref name="Statuto">{{cita testo|autore= Comune di Ranco |titolo= Statuto |posizione= art. 2 c. 5 |url= https://dait.interno.gov.it/documenti/statuti/statuto-comune-va-ranco.pdf }}</ref>}}


; Gonfalone
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''Troncato: nel primo, d'azzurro al tralcio di vite fruttato di un grappolo d'uva nera sinistrata da un pampino di verde ed accollato ad un paletto fondato su terrazzo dell'ultimo; nel secondo, d'argento ondato d'azzurro al pesce natante al naturale. Ornamenti esteriori di Comune.''
{{Citazione|Drappo troncato di bianco e d’azzurro, riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma sopra descritto con la iscrizione [[Attributi araldici di posizione#Centrato|centrata]] in argento: {{maiuscoletto|Comune di Ranco}}.<ref name="Statuto"/>}}

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== Economia ==
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=== Turismo ===
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Nel [[1850]] Ranco contava poche case e una [[Chiesa (architettura)|chiesa]]. Tuttavia il paese, già allora, era una delle mete preferite dall'[[aristocrazia]] milanese, attratta dalla bellezza dei luoghi e dalle battute di [[caccia]] e [[pesca (attività)|pesca]]. A partire dagli [[Anni 1960|anni Sessanta]] del secolo scorso, Ranco ha via via assunto la fisionomia di un tranquillo centro residenziale e di [[villeggiatura]]. In questi anni Ranco è diventato il luogo prediletto dai musicisti [[Dino Ciani]] e [[Willi Burger]] per preparare, nella quiete del [[Lago Maggiore|lago]], i loro successi e per trascorrere momenti spensierati con amici illustri come [[Claudio Abbado]], [[Maurizio Pollini]], [[Ottavia Piccolo]] e [[Nikita Magaloff|Nikita Magalof]]<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.ranco.va.it/c012116/zf/index.php/servizi-aggiuntivi/index/index/idtesto/20196|titolo=Una gloria ranchese: Dino Ciani|autore=|editore=|data=|accesso=17 maggio 2016}}</ref>.

== Curiosità ==
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Nell'[[Anno accademico|anno scolastico]] 1940-1941 [[Gianni Rodari|Giovanni Rodari]] fu maestro alle [[Scuola primaria in Italia|Scuole Elementari]] di Ranco (allora frazione di [[Angera]]). Insegnò agli alunni della terza e della quarta [[Scuola primaria in Italia|elementare]] e ne diresse gli scrutini in prima e in seconda sessione<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.ranco.va.it/c012116/zf/index.php/servizi-aggiuntivi/index/index/idtesto/20195|titolo=Il giovane Rodari: da Omegna a Ranco|autore=Vittorio Vezzetti|editore=|data=|accesso=17 maggio 2016}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.varesenews.it/2010/05/il-pescatore-di-rodari-era-uno-di-noi/147580/|titolo=Il pescatore di Rodari era uno di noi|autore=Redazione Varese News|editore=|data=17 maggio 2010|accesso=17 maggio 2016}}</ref>.


== Società ==
== Società ==
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*''annessione ad [[Angera]] nel [[1927]]''
*''annessione ad [[Angera]] nel [[1927]]''
{{Demografia/Ranco}}
{{Demografia/Ranco}}

===Istituzioni, enti e associazioni===
Molto attiva la [https://prolocoranco.it/ Pro Loco Ranco] che durante l'anno organizza eventi allietando residenti e villeggianti promuovendo momenti di festa, spettacoli e simili.

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== Economia ==
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=== Turismo ===
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Nel 1850 Ranco contava poche case e una [[Chiesa (architettura)|chiesa]]. Tuttavia il paese, già allora, era una delle mete preferite dall'[[aristocrazia]] milanese, attratta dalla bellezza dei luoghi e dalle battute di [[caccia]] e [[pesca (attività)|pesca]]. A partire dagli [[Anni 1960|anni sessanta]] del secolo scorso, Ranco ha via via assunto la fisionomia di un tranquillo centro residenziale e di [[villeggiatura]].


== Infrastrutture e trasporti ==
== Infrastrutture e trasporti ==
Fra il [[1914]] e il [[1940]] Ranco ospitò una fermata della [[tranvia Varese-Angera]], gestita dalla Società Anonima Tramvie Orientali del Verbano (SATOV)<ref>Maurizio Miozzi, ''Le tramvie del varesotto'', Pietro Macchione, Varese, 2014. ISBN 978-88-6570-169-0</ref>.
Fra il [[1914]] e il [[1940]] Ranco ospitò una fermata della [[tranvia Varese-Angera]], gestita dalla Società Anonima Tramvie Orientali del Verbano (SATOV)<ref>{{cita libro|autore= Maurizio Miozzi |titolo= Le tramvie del varesotto |editore= Pietro Macchione |città= Varese |anno= 2014 |ISBN= 978-88-6570-169-0 }}</ref>.

È servita dalla linea autobus N20 di [[Autolinee Varesine]].


== Amministrazione ==
== Amministrazione ==
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{{Lago Maggiore}}
{{Lago Maggiore}}
{{Pieve di Angera}}
{{Pieve di Angera}}
{{Portale|Lombardia}}


[[Categoria:Ranco| ]]
[[Categoria:Ranco| ]]
[[Categoria:Comuni della provincia di Varese]]

Versione attuale delle 22:48, 11 giu 2024

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Ranco (disambigua).
Ranco
comune
Ranco – Stemma
Ranco – Bandiera
Ranco – Veduta
Ranco – Veduta
Scorcio con la chiesa parrocchiale
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Varese
Amministrazione
SindacoFederico Brovelli (lista civica Vivere Ranco) dal 27-5-2019[1]
Territorio
Coordinate45°48′N 8°34′E
Altitudine214 m s.l.m.
Superficie6,76 km²
Abitanti1 282[2] (31-12-2020)
Densità189,64 ab./km²
FrazioniUponne
Comuni confinantiAngera, Ispra, Lesa (NO), Meina (NO)
Altre informazioni
Cod. postale21020
Prefisso0331
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT012116
Cod. catastaleH174
TargaVA
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[3]
Cl. climaticazona E, 2 446 GG[4]
Nome abitantiranchesi
Patronosan Lorenzo Martire
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Ranco
Ranco
Ranco – Mappa
Ranco – Mappa
Posizione del comune di Ranco nella provincia di Varese
Sito istituzionale
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Ranco (Rànc in dialetto varesotto) è un comune italiano di 1 282 abitanti della provincia di Varese in Lombardia che si affaccia direttamente sulle sponde lombarde del Lago Maggiore.

Geografia fisica

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Ranco è un paese situato a 214 metri sopra il livello del mare, che sorge sulle sponde lombarde del Lago Maggiore tra i comuni di Ispra e di Angera. Il comune si sviluppa tra il colle di San Quirico e il promontorio meridionale del Parco del Golfo della Quassa[5][6][7].

Geologia

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I massi erratici

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Lo stesso argomento in dettaglio: Monumento naturale regionale del Sasso Cavallaccio.

In generale, tutta la sponda lombarda del Lago Maggiore è ricca di massi erratici. Per la sua particolare orografia, però, Ranco ne ha accumulati il maggior numero. Il materiale detritico originato dalle frane avvenute sulle Alpi, per mezzo delle glaciazioni si è infatti incagliato più frequentemente sul versante settentrionale del colle di San Quirico, nei pressi di Ranco[7][8]. Di questi massi, il più famoso è il Sasso Cavalaccio o Sass Cavalasc, monumento naturale ai sensi della Legge regionale n. 86 del 1983, adagiato sulla riva del Lago Maggiore[7]. Esistono degli itinerari specifici per ricercare queste antichissime testimonianze geologiche[9].

Origini del nome

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Il nome "Ranco" deriva dal verbo rancàr o roncàr che significa "abbattere", "disboscare e bruciare boschi"[9].

Storia

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Principali avvenimenti storici

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Lo stesso argomento in dettaglio: Battaglia della Guazzera.

Le sorti e le vicende di Ranco hanno sempre seguito quelle del limitrofo feudo di Angera e della sua Rocca. Nell'anno 1276, infatti, proprio a Ranco venne combattuta tra i Visconti e i Torriani la Battaglia della Guazzera. Nel trecento le aree di Ranco erano in parte di proprietà del monastero degli Umiliati di S. Lorenzo di Cannobbio e in parte era feudo di Gian Galeazzo Visconti, duca di Milano. Nei secoli successivi tutto il territorio di Ranco passò sotto il dominio dei Borromeo, feudatari di Angera[10].

Il comune di Ranco e la sua frazione di Uponne (nome derivante da Aupone, guerriero del X secolo) vennero annesse ad Angera sia da Napoleone (1809) sia da Mussolini (1928). In entrambi i casi, tuttavia, venne ripristinato come comune autonomo al cambio di regime politico, rispettivamente nel 1816 e nel 1956[7].

Nell'anno scolastico 1940-1941 Giovanni Rodari fu maestro alle Scuole Elementari di Ranco (allora frazione di Angera). Insegnò agli alunni della terza e della quarta elementare e ne diresse gli scrutini in prima e in seconda sessione[11][12].

Simboli

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Stemma

All'interno dello stemma del comune di Ranco, concesso assieme al gonfalone con D.P.R. del 10 luglio 1962[13], vi sono due simboli che rappresentano le due storiche e tradizionali attività dei ranchesi: una vite che, con un grappolo d'uva, cresce su un terrazzo verde e che simboleggia l'agricoltura; mentre il pesce color argento, indica la pesca.

La blasonatura è la seguente:

«Troncato: nel primo, d'azzurro, al tralcio di vite, fruttato di un grappolo d'uva nera, sinistrata da un pampino di verde, ed accollato ad un paletto fondato su terrazzo dell'ultimo; nel secondo, d'argento ondato d'azzurro, al pesce natante al naturale. Ornamenti esteriori di Comune.[14]»

Gonfalone

«Drappo troncato di bianco e d’azzurro, riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma sopra descritto con la iscrizione centrata in argento: Comune di Ranco.[14]»

Società

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[15]

Istituzioni, enti e associazioni

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Molto attiva la Pro Loco Ranco che durante l'anno organizza eventi allietando residenti e villeggianti promuovendo momenti di festa, spettacoli e simili.

Economia

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Turismo

[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1850 Ranco contava poche case e una chiesa. Tuttavia il paese, già allora, era una delle mete preferite dall'aristocrazia milanese, attratta dalla bellezza dei luoghi e dalle battute di caccia e pesca. A partire dagli anni sessanta del secolo scorso, Ranco ha via via assunto la fisionomia di un tranquillo centro residenziale e di villeggiatura.

Infrastrutture e trasporti

[modifica | modifica wikitesto]

Fra il 1914 e il 1940 Ranco ospitò una fermata della tranvia Varese-Angera, gestita dalla Società Anonima Tramvie Orientali del Verbano (SATOV)[16].

È servita dalla linea autobus N20 di Autolinee Varesine.

Amministrazione

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Ranco fu in provincia di Como dal 1801 al 1927.

Note

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  1. ^ Elezioni 2024 Ranco - VareseNews
  2. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2020 (dato provvisorio).
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Redazione Varese News, Il “Golfo della Quassa” diventa un parco protetto, in Varese News, 10 novembre 2005.
  6. ^ Il Golfo della Quassa, su comune.ranco.va.it. URL consultato il 17 maggio 2016.
  7. ^ a b c d Ranco, su itinerariesapori.it. URL consultato il 17 maggio 2016.
  8. ^ Il paese dei massi erratici, su comune.ranco.va.it. URL consultato il 17 maggio 2016.
  9. ^ a b Ranco, su lagomaggiore.net. URL consultato il 17 maggio 2016.
  10. ^ Un po' di storia, su comune.ranco.va.it. URL consultato il 17 maggio 2016.
  11. ^ Vittorio Vezzetti, Il giovane Rodari: da Omegna a Ranco, su comune.ranco.va.it. URL consultato il 17 maggio 2016.
  12. ^ Il pescatore di Rodari era uno di noi, su varesenews.it, 17 maggio 2010. URL consultato il 17 maggio 2016.
  13. ^ Ranco, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 24 dicembre 2023.
  14. ^ a b Comune di Ranco, Statuto (PDF), art. 2 c. 5.
  15. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  16. ^ Maurizio Miozzi, Le tramvie del varesotto, Varese, Pietro Macchione, 2014, ISBN 978-88-6570-169-0.

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