Santa Dorotea

santa cattolica

Dorotea (Cappadocia, ... – Cesarea Mazaca, 311) è venerata come santa dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa ortodossa.

Santa Dorotea
Francisco de Zurbarán, Santa Dorotea (1640 - 1650), Siviglia, Museo Provincial de Bellas Artes
 

Vergine e martire

 
NascitaCappadocia
MorteCesarea Mazaca, 311
Venerata daChiesa cattolica e Chiesa ortodossa
Santuario principaleChiesa di Santa Dorotea
Ricorrenza6 febbraio
Attributicesto di fiori e frutta, palma
Patrona diPescia, giardinieri, fiorai, birrai e giovani sposi

Agiografia

modifica
 
Martirio di santa Dorotea – Pala d'altare si Tobias Pock nella Chiesa arcipretale di San Marco a Rovereto.

La vita di Dorotea è narrata in un'antica passio del Martirologio Geronimiano che la descrive come "caritatevole, pura e sapiente". Di fede cristiana, quando il preside Sapricio le chiese di fare un sacrificio agli dèi, si rifiutò e venne torturata; poi il preside la affidò a Crista e Callista, due sorelle apostate, affinché la convincessero a lasciare la religione cristiana, ma furono loro invece a essere convertite, e quindi bruciate vive, mentre Dorotea fu condannata alla decapitazione.

Sulla strada del martirio, incontrò un tal Teofilo, il quale le chiese ironicamente: «Sposa di Cristo, mandami delle mele e delle rose dal giardino del tuo sposo». Dorotea accettò e, prima della decapitazione, durante una preghiera, un bambino le portò tre rose e tre mele e lei disse di portarle a Teofilo, il quale, visto il prodigio, si convertì al Cristianesimo e fu anch'egli denunciato a Sapricio, che lo fece torturare e decapitare. Per questo la Chiesa lo onora come santo assieme a Dorotea il 6 febbraio.[1]

 
Affresco di S. Dorotea nella chiesa di San Giacomo ad Ortisei - Anonimo del 1400

Il culto

modifica

La commemorazione liturgica ricorre il 6 febbraio. È patrona dei fioristi e della città di Pescia, è compatrona del comune salentino di Castro, e ha come attributo iconografico un cesto di frutta e fiori.

Esistono varie congregazioni religiose intitolate alla santa, le cui suore sono dette Dorotee, come ad esempio le Suore maestre di Santa Dorotea.

Le reliquie di santa Dorotea sono conservate a Roma, nella chiesa trasteverina di Santa Dorotea, e la reliquia del capo era esposta nella Domenica in Albis all'altare maggiore di S. Maria in Trastevere[2]; mentre a Solofra, nella Collegiata di San Michele Arcangelo, si conserva il teschio e diverse ossa di una martire chiamata Dorotea, donato dalla famiglia Orsini, ed ivi portato dal papa Benedetto XIII[3], ma è certamente un corpo santo.

Il convento di Santa Dorotea

modifica

Il convento dedicato a Santa Dorotea a Roma è stato al centro di due episodi:

  1. ^ Santa Dorotea e Teofilo
  2. ^ Giovanni Sicari, Reliquie Insigni e "Corpi Santi" a Roma, Alma Roma, pag. 46
  3. ^ http://www.solofrastorica.it/santadorotea.htm

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica
Controllo di autoritàVIAF (EN69752052 · BAV 495/165481 · CERL cnp00559691 · GND (DE120125897
pFad - Phonifier reborn

Pfad - The Proxy pFad of © 2024 Garber Painting. All rights reserved.

Note: This service is not intended for secure transactions such as banking, social media, email, or purchasing. Use at your own risk. We assume no liability whatsoever for broken pages.


Alternative Proxies:

Alternative Proxy

pFad Proxy

pFad v3 Proxy

pFad v4 Proxy