Natalino Pescarolo

vescovo cattolico italiano (1929-2015)

Natalino Pescarolo (Palestro, 26 marzo 1929Cuneo, 4 gennaio 2015) è stato un vescovo cattolico italiano.

Natalino Pescarolo
vescovo della Chiesa cattolica
Caritas et pax
 
Incarichi ricoperti
 
Nato26 marzo 1929 a Palestro
Ordinato presbitero29 giugno 1952 dall'arcivescovo Francesco Imberti
Nominato vescovo7 aprile 1990 da papa Giovanni Paolo II
Consacrato vescovo5 maggio 1990 dall'arcivescovo Albino Mensa
Deceduto4 gennaio 2015 (85 anni) a Cuneo
 

Biografia

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Nacque a Palestro, in provincia di Pavia ed arcidiocesi di Vercelli, il 26 marzo 1929.

Formazione e ministero sacerdotale

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Frequentò il ginnasio al seminario minore di Moncrivello, il liceo e gli studi teologici presso il seminario arcivescovile di Vercelli.[1]

Il 29 giugno 1952 fu ordinato presbitero, nella cattedrale di Vercelli, dall'arcivescovo Francesco Imberti.[1]

Dopo l'ordinazione fu vicario parrocchiale di Confienza. A partire dal 1953 fu insegnante di lettere nel seminario di Moncrivello, mentre nel settembre 1965 fu nominato parroco di Langosco. Dal 1973 e fino alla nomina episcopale ricoprì l'incarico di parroco di Robbio.[2]

Ministero episcopale

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Il 7 aprile 1990 papa Giovanni Paolo II lo nominò vescovo ausiliare di Cuneo e amministratore apostolico ad nutum Sanctae Sedis della diocesi di Fossano, vacante dopo la nomina di Severino Poletto a vescovo di Asti. Il 5 maggio seguente ricevette l'ordinazione episcopale, nella cattedrale di Vercelli, dall'arcivescovo Albino Mensa, co-consacranti i vescovi Carlo Aliprandi, Severino Poletto e Luigi Bettazzi. Il 10 giugno fece il suo ingresso a Fossano.

Il 4 maggio 1992 divenne vescovo di Fossano e il 1º febbraio 1999 fu nominato anche vescovo di Cuneo, avendo papa Giovanni Paolo II unito in persona episcopi le due sedi;[3] succedette al dimissionario Carlo Aliprandi. Il 21 marzo successivo prese possesso della diocesi cuneese.[4]

Il 24 agosto 2005 papa Benedetto XVI accolse la sua rinuncia, presentata per raggiunti limiti di età;[5] gli succedette Giuseppe Cavallotto, del clero di Asti. Rimase amministratore apostolico delle diocesi di Fossano e di Cuneo fino all'ingresso del successore, avvenuto rispettivamente il 15 ottobre e il 22 ottobre. Si ritirò presso la Casa del Clero di Fontanelle di Boves.

Morì il 4 gennaio 2015 all'età di 85 anni all'ospedale Santa Croce di Cuneo. Dopo le esequie, celebrate il 7 gennaio alle ore 10 nel duomo di Cuneo dal cardinale Severino Poletto,[1] fu sepolto nella cripta dello stesso edificio.[6]

Genealogia episcopale

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La genealogia episcopale è:

  1. ^ a b c Chiara Genisio, La Chiesa piemontese in lutto: è morto Pescarolo, in Avvenire, 6 gennaio 2015, p. 17.
  2. ^ Giorgio Morero, Mercoledì i funerali di monsignor Pescarolo [collegamento interrotto], su lasesia.it, 5 gennaio 2015. URL consultato il 1º giugno 2020.
  3. ^ Rinuncia del Vescovo di Cuneo (Italia) e nomina del successore, su press.catholica.va, 1º febbraio 1999 (archiviato dall'url originale il 1º giugno 2013).
  4. ^ Natalino Pescarolo – Settore Cultura – Diocesi di Cuneo, su cultura.diocesicuneo.it. URL consultato il 17 dicembre 2021 (archiviato dall'url originale il 27 giugno 2022).
  5. ^ Rinunce e nomine. Rinuncia del Vescovo di Cuneo e di Fossano (Italia) e nomina del successore, su press.vatican.va, 24 agosto 2005. URL consultato il 17 dicembre 2021.
  6. ^ Tutti i vescovi del Piemonte daranno l'addio a monsignor Natalino Pescarolo, in La Stampa, 6 gennaio 2015. URL consultato il 1º giugno 2020.

Collegamenti esterni

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