Indice cardiaco
un parametro emodinamico cardiovascolare che si ottiene dividendo la gittata cardiaca per l'area della superficie corporea al fine di correggere il valore di portata per il peso e la statura dei singoli soggetti
L'indice cardiaco è un parametro emodinamico cardiovascolare che si ottiene dividendo la gittata cardiaca per l'area della superficie corporea al fine di correggere il valore di portata per il peso e la statura dei singoli soggetti (IC = Q / S).[1] Il valore si esprime in litri al minuto per metro quadro (l/min/m2).
Calcolo dell'indice cardiaco
modificaL'indice si calcola con la seguente formula:
dove
- CI=indice cardiaco
- BSA=Body surface area (superficie corporea)
- VS=Volume sistolico
- FC=Frequenza cardiaca
- GC=Gittata cardiaca
Significato clinico
modificaI valori di riferimento sono compresi tra 2,6 e 4,2 L/min per metro quadro.
Questo parametro è spesso utilizzato in terapia intensiva per valutare complessivamente la funzione cardiaca, poiché normalizza il volume di sangue pompato dal cuore per la superficie corporea dell'individuo.
Un valore inferiore a 2 L/min/m² può essere indice di shock cardiogeno.
Note
modifica- ^ Cardiac Catheterization: Cardiovascular Tests and Procedures: Merck Manual Professional, su merck.com. URL consultato il 6 marzo 2009.