Eustachio di Laviefuille
Eustachio di Laviefuille (Nîmes, ... – Palermo, 23 luglio 1754) fu il viceré borbonico di Sicilia dal 1747 al 1754.
Egli fu secondogenito di una nobile famiglia di Fiandra.
Fu sepolto a Palermo nella chiesa di Santa Maria della Pace ai Cappuccini.[1] Il cuore, conservato in un'urna marmorea " ... adorna di nobilissimi trofei e di una medaglia, in cui si esprime la Sicilia in atto di versare lacrime per la perdita da essa fatta del suo governatore ... ", fu donato ai Padri Gesuiti ed esposto in un ambiente di Casa Professa.
È presente un medaglione marmoreo in marmo bianco, scolpito in basso rilievo dallo scultore Giuseppe Buceti nel 1753. Nel 1753 il rilievo fu posto sulla facciata della Loggia dei Negozianti. Nel 1813 fu messo nella facciata della Palazzata di Giacomo Minutoli. Nel 1988 fu messo sulla facciata del Palazzo dell'INA.
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Messina Monumento a Don Eustachio duca di Laviefuille(Giuseppe Buceti).
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Monumento a Don Eustachio Duca di Laviefuille, iscrizione latina dal monumento a Don Eustachio Duca di Laviefuille, Viceré di Sicilia.
Note
modifica- ^ Pagina 146, Gioacchino di Marzo, "Opere storiche inedite sulla città di Palermo" [1], Volume III, Palermo, Luigi Pedone Lauriel, 1873.
Bibliografia
modifica- Giovanni Evangelista Di Blasi: Storia cronologica dei vicerè, luogotenenti e presidenti del Regno di Sicilia. Terza edizione, Palermo 1867, pp. 574–588
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