Jod

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Segni diacritici

Jod o iod (maiuscolo Ϳ, minuscolo ϳ)[1], nella scrittura greca, è un segno grafico introdotto dai linguisti nell'Ottocento sulla base della lettera j dell'alfabeto latino per rappresentare il fonema /j/ nella lingua greca arcaica, suono semiconsonantico corrispondente a "i" seguita da vocale (es. ieri). La perdita di questo fonema nel greco antico si è verificata in epoca molto antica e non si conosce il grafema origenario, sempre che sia esistito.

Lo jod è usato nella lingua arvanitica.[2][3]

Usi dello jod

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Il grafema ϳ è utilizzato per lo più nella grammatica storica del greco antico, per spiegare alcuni fenomeni linguistici ricostruendo vari ed importanti processi fonetici e morfologici.

Lo jod infatti subisce esiti vari in diverse circostanze:[4][5]

  • in principio di parola cade lasciando uno spirito aspro o ζ:
    • *ϳηπαρ > ἧπαρ (fegato)
    • *ϳυμη > ζύμη (lievito)
  • in posizione intervocalica può:
    • vocalizzarsi:
      • *ἀληθεσϳα > *ἀληθεϳα > ἀλήθεια (verità)
    • cadere determinando l'allungamento della vocale precedente:
      • *διϳος > δῑος (divino)
    • cadere senza lasciare traccia:
      • *πολεϳες > *πολεες > πόλεις (città, plurale)
  • quando preceduta da una o più consonanti scompare con risultati diversi:
    • γ + ϳ > σσ(ττ) oppure ζ
    • δ + ϳ > ζ
    • κ, χ + ϳ > σσ(ττ)
    • λ + ϳ > λλ
    • π, φ + ϳ > πτ
    • αν, εν + ϳ > αιν, ειν
    • ῐν, ῠν + ϳ > ῑν, ῡν
    • αρ, ερ + ϳ > αιρ, ειρ
    • ῐρ, ῠρ + ϳ > ῑρ, ῡρ

Il verbo in -μι della prima classe ἵημι, da cui ricaviamo il tema temporale presente ἱε. Questo perché come alcuni verbi in -μι della prima classe utilizzano la consonante del tema verbale preponendola allo stesso tema e aggiungendo una ι. In questo caso il tema verbale è ϳε, ma ricavando ϳιϳε vediamo che la jod cade lasciando uno spirito aspro sulla ι, ovvero ιε per il tema temporale presente e ἵημι con spirito aspro come presente indicativo attivo della prima persona singolare (e allungamento della vocale).

Forma Codice Nome
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